Sprint salvezza, Zeman in volata: «Gara più importante dell’anno»

Il Pescara a Empoli per riaprire la rincorsa alla permanenza in serie A. Bahebeck in campo dal 1’ L’allenatore è sicuro: «Siamo ultimi in classifica e i toscani penseranno che sarà facile, ma...»

PESCARA. Il Delfino è vivo, è ancora in grado di nuotare e vuole giocarsi le chance salvezza fino alla fine. Oggi (ore 15), però, ad Empoli una sfida da non fallire. Un ko in Toscana significherebbe addio certo alla serie A. «Prima dobbiamo vincere, poi possiamo parlare di salvezza. Penso che quella di Empoli sia la partita più importante». Zeman non si sbottona, non svela la formazione, anche se alla fine verrà buttato in campo lo stesso undici che ha pareggiato con il Milan. La squadra toscana è reduce da otto sconfitte consecutive e non vince in casa da due mesi e mezzo. «Potevamo riaprire prima il discorso salvezza», aggiunge l'allenatore biancazzurro, «ma non siamo riusciti a fare risultato contro il Chievo e la Sampdoria. L'Empoli visto a Roma non mi è sembrato in difficoltà, anche se i risultati delle ultime settimane sono stati negativi. Vorrà batterci e magari penserà che sia facile dal momento che siamo ultimi in classifica. Per me i toscani hanno una buona organizzazione da anni e nel reparto avanzato ci sono giocatori di qualità». Un successo permetterebbe al Delfino di arrivare a sei punti dai toscani. Dopo il punto strappato al Milan, il Pescara potrebbe avere qualche stimolo in più. «La mia squadra se la può giocare, spero abbia voglia e riesca a giocare il nostro calcio. Con il Milan ho visto buone cose».

Le scelte. L'ultima del tecnico riguarda l'attaccante Bahebeck, che giovedì era uscito anzitempo dal campo per una botta. «È convocato. Sta bene e può giocare. La formazione? Devo pensarci, non la dico». Il boemo, tuttavia, è orientato a confermare la stessa formazione che ha bloccato il Milan domenica scorsa alla’Adriatico. Fiorillo ancora tra i pali, Zampano, Campagnaro, Bovo e Biraghi comporranno il pacchetto difensivo. A centrocampo Memushaj, Muntari e Coulibaly. Ed ecco cosa dice il boemo parlando della tenuta della squadra. «A parte Muntari, la squadra corre, ma il mediano non deve farlo, deve mantenere la lucidità», osserva riferendosi a Muntari. «Coulibaly? È un giovane senza esperienza, ma con tanto talento. A volte, però, non serve solo il talento, ma anche la voglia di migliorarsi e lavorare. Lui cerca di seguire i miei consigli».

A Zeman, però, non è piaciuto tutto questo clamore attorno al 18enne senegalese. «Serve tempo per diventare un giocatore importante. Non guardo l'esperienza, ma chi sta meglio. Io ho giocatori di talento, bisogna però essere al servizio della squadra». Dopo aver rigenerato Muntari e aver lanciato Coulibaly, l’allenatore di Praga ha un altro obiettivo. «Muric ad esempio ha molto talento, ma è ancora qualità individuale e deve giocare di squadra». “Sdengo” non perde di vista i giovani del vivaio, anche per le prossime partite. «Ho visto un paio di gare della Primavera», osserva, «ci sono dei giocatori interessanti. Del Sole, per esempio, se non lo vendono alla Juventus (ride, ndr) lo porterò in ritiro», dice riferendosi alla prossima stagione.

Qui Empoli. «Affrontiamo una buona squadra, non ha niente in meno di noi. Il 4-0 dell’andata è stato bugiardo», Giovanni Martusciello, tecnico dell’Empoli, mette i guardia i suoi: «Loro sono una squadra aggressiva che vive sugli errori degli avversari, noi non dobbiamo commetterne, perché sono bravi a capovolgere la situazione». Fuori l’ex Cosic, che mercoledì scorso si è operato al ginocchio. Per quanto riguarda la formazione, al rientro Diousse, che si gioca una maglia con Buchel.

©RIPRODUZIONE RISERVATA