Temelin, quando il nemico è pescarese
La punta della Reggiana: «In casa andiamo forte e vogliamo riscattare il ko del Fadini».
PESCARA. Sono due i dubbi di formazione nel Pescara anti-Reggiana. Uno riguarda il ruolo di esterno sinistro difensivo: ballottaggio tra Vitale e Petterini, mentre per l’attacco si giocano due maglie Ganci, Sansovini e Zizzari. Dalle ultime indicazioni dovrebbe essere Ganci a partire dalla panchina. Recuperato Bonanni, che aveva saltato il test con la Rc Angolana, non fanno parte della lista dei convocati Medda e Tognozzi. Il centrocampista accusa dei problemi al ginocchio e potrebbe restare fuori per qualche settimana.
Il tecnico Antonello Cuccureddu dovrebbe proporre alGiglio Pinna tra i pali; Zanon, Olivi, Mengoni e uno tra Vitale e Petterini in difesa; Gessa, Coletti, Dettori e Bonanni a centrocampo; Sansovini e Zizzari in avanti. La squadra ha già raggiunto Reggio Emilia dove oggi è in programma una seduta di rifinitura.
In casa granata c’è voglia di riscatto dopo il ko di Giulianova. L’attaccante nativo di Pescara Gianluca Temelin è in ballottaggio con Alessi per un posto accanto all’altra punta Ingari. Temelin, classe 1976, teme i biancazzurri. Li ritiene la formazione più forte del girone: «Come organico non hanno rivali perchè possono permettersi due titolari per ogni ruolo. Ora vengono da un periodo non troppo positivo con due punti ottenuti nelle ultime tre partite. Pertanto, sono sicuro che giocheranno alla morte per venire qui a vincere». In estate è stato vicino a trasferirsi nel Pescara. Per quale motivo la trattativa non si è concretizzata? «A dire il vero potevo vestire la maglia biancazzurra due anni fa. Nell’epoca della presidenza Soglia c’era stato un contatto con il mio procuratore. Poi è cambiata la proprietà e tutto è sfumato. L’estate scorsa avevo lasciato la Cremonese, ma nessuno si è più fatto sentire. Evidentemente il Pescara aveva bisogno di attaccanti con caratteristiche differenti dalle mie».
Un bilancio della sua stagione. «Finora è positivo. Ho segnato tre gol, pur non giocando moltissimo per colpa di un infortunio. Ora sto recuperando la migliore condizione e spero di rendermi utile. La squadra può fare meglio come rendimento. In casa non abbiamo problemi, mentre fuori facciamo fatica ad imporre il gioco. La gara di domenica scorsa a Giulianova è stata davvero brutta. Pertanto anche noi desideriamo riscattarci».
Prova emozioni particolari ad affrontare la squadra della sua città? «Non è la prima volta che mi capita anche se non ho mai fatto gol ai biancazzurri. Mio padre Vitaliano, che a Pescara vive da oltre quarant’anni, mi ha consigliato scherzosamente di rimanere a digiuno anche domani».
Nella Reggiana è assente Rossi che deve scontare la seconda delle due giornate di squalifica.
Ha recuperato, invece, il centrocampista Stefani, che per buona parte della settimana ha svolto una preparazione differenziata.
Il tecnico Loris Dominissini dovrebbe schierare i suoi con un classico 4-4-2.
I tifosi del Pescara raggiungeranno Reggio Emilia in massa. Sono stati riempiti in poche ore, infatti, i quattro pullman organizzati dai Rangers.
Il tecnico Antonello Cuccureddu dovrebbe proporre alGiglio Pinna tra i pali; Zanon, Olivi, Mengoni e uno tra Vitale e Petterini in difesa; Gessa, Coletti, Dettori e Bonanni a centrocampo; Sansovini e Zizzari in avanti. La squadra ha già raggiunto Reggio Emilia dove oggi è in programma una seduta di rifinitura.
In casa granata c’è voglia di riscatto dopo il ko di Giulianova. L’attaccante nativo di Pescara Gianluca Temelin è in ballottaggio con Alessi per un posto accanto all’altra punta Ingari. Temelin, classe 1976, teme i biancazzurri. Li ritiene la formazione più forte del girone: «Come organico non hanno rivali perchè possono permettersi due titolari per ogni ruolo. Ora vengono da un periodo non troppo positivo con due punti ottenuti nelle ultime tre partite. Pertanto, sono sicuro che giocheranno alla morte per venire qui a vincere». In estate è stato vicino a trasferirsi nel Pescara. Per quale motivo la trattativa non si è concretizzata? «A dire il vero potevo vestire la maglia biancazzurra due anni fa. Nell’epoca della presidenza Soglia c’era stato un contatto con il mio procuratore. Poi è cambiata la proprietà e tutto è sfumato. L’estate scorsa avevo lasciato la Cremonese, ma nessuno si è più fatto sentire. Evidentemente il Pescara aveva bisogno di attaccanti con caratteristiche differenti dalle mie».
Un bilancio della sua stagione. «Finora è positivo. Ho segnato tre gol, pur non giocando moltissimo per colpa di un infortunio. Ora sto recuperando la migliore condizione e spero di rendermi utile. La squadra può fare meglio come rendimento. In casa non abbiamo problemi, mentre fuori facciamo fatica ad imporre il gioco. La gara di domenica scorsa a Giulianova è stata davvero brutta. Pertanto anche noi desideriamo riscattarci».
Prova emozioni particolari ad affrontare la squadra della sua città? «Non è la prima volta che mi capita anche se non ho mai fatto gol ai biancazzurri. Mio padre Vitaliano, che a Pescara vive da oltre quarant’anni, mi ha consigliato scherzosamente di rimanere a digiuno anche domani».
Nella Reggiana è assente Rossi che deve scontare la seconda delle due giornate di squalifica.
Ha recuperato, invece, il centrocampista Stefani, che per buona parte della settimana ha svolto una preparazione differenziata.
Il tecnico Loris Dominissini dovrebbe schierare i suoi con un classico 4-4-2.
I tifosi del Pescara raggiungeranno Reggio Emilia in massa. Sono stati riempiti in poche ore, infatti, i quattro pullman organizzati dai Rangers.