Teramo vince e s’avvicina alla Final Eight
Dopo un brutto primo tempo, la Tercas reagisce e domina la Vanoli Cremona.
TERAMO. Due punti fondamentali, raggiunti dalla Tercas Teramo al termine di una gara non bellisima, spigolosa, più difficile del previsto contro una Vanoli Cremna che nel primo tempo ha tenuto sotto i biancorossi.
Due punti dal sapore speciale, che insieme ai risultati delle altre partite riportano il Teramo al settimo posto, quindi in piena zona Final Eight. Battendo Cremona, i biancorossi hanno staccato Treviso e Montegranaro, rimaste a quota 12, e raggiunto Biella a 14 punti, ma precedendo i piemontesi in classifica. Un bel passo avanti, ma non è stato facile avere ragione del Cremona.
E’ stata una partita dai due volti: un brutto Teramo nel primo tempo (e bruttina anche la gara in generale), di fronte a una Vanoli molto efficace in difesa, più forte nei rimbalzi, anche se disastrosa nel tiro dalla distanza (1/11 nei primi 20 minuti); nettamente superiore la difesa biancorossa dopo l’intervallo, mentre gli avversari continuavano a incaponirsi nei tiri da tre sbagliandoli quasi tutti. Ed è stata questa la chiave per costruire il successo con un margine non molto ampio ma rassicurante negli ultimi due, tre minuti.
C’era un invitato speciale a questa partita: l’ex Brandon Brown (e con lui l’altro ex Alessandro
Piazza), ancora amatissimo da queste parti dopo le tre bellissime stagioni in biancorosso. E’ stato accolto con una standing ovation mentre il presidente Carlo Antonetti gli consegnava una targa a ricordo dei suoi anni a Teramo e dalla curva gli veniva reso l’omaggio di una gigantografia accompagnata dallo striscione «Thank you Brandon».
Giusto un attimo di commozione e poi via alle ostilità. Nel Teramo non c’è Stanescu (in borghese con una stampella); al suo posto coach Capobianco fa partire Jesse Young in quintetto (ma avrà più minuti Jurak che si rivelerà il migliore): è una sua schiacciata che dopo tre minuti porta il Teramo sul 9-3. Le cose sembrano mettersi bene, ma quando coach Cioppi fa schierare i suoi a zona la musica cambia. Cremona piazza un parziale di 0-10 e la sua corsa vine fermata solo da cinque punti in successione di Poeta che tengono Terano a ruota.
Stesso canovaccio nel secondo quarto: la difesa di Cremona è solida e dopo un timido allungo biancorosso con Amoroso e Poeta (24-21 al secondo minuto), la Vanoli rimette la testa avanti. Nonostante qualche altalena nel punteggio, senza che nessuno riesca a far girare l’inerzia dalla sua parte, gli ospiti vanno al riposo in vantaggio di quattro punti.
Nel Cremona il criticato Forbes conferma di essere un gran talento (21 punti, 19 di valutazione), ma gioca più per sé che per la squadra; nei ranghi biancorossi si continua a soffrire - almeno nel primo tempo - lo scarso apporto di punti da parte delle guardie. Inoltre (ma questo accade anche dopo) pesa l’assenza di Poeta: quando è in panchina a rifiatare la squadra non gira.
Dopo l’intervallo però scende in campo un altro Teramo, più aggressivo, più determinato. Difesa migliore, si diceva, e anche senza brillare da tre (3/11 dall’arco nel secondo tempo) i biancorossi annullano gli avversari dominando la terza frazione con un parziale di 22-10. Nell’ultimo quarto Cremona prova a fare pressing a tutto campo, ma non ci ricava più di tanto: il Teramo conserva il suo margine e resta concentrato e lucido fino alla sirena.
IL TABELLINO
TERAMO: 85 - CREMONA: 74
Due punti dal sapore speciale, che insieme ai risultati delle altre partite riportano il Teramo al settimo posto, quindi in piena zona Final Eight. Battendo Cremona, i biancorossi hanno staccato Treviso e Montegranaro, rimaste a quota 12, e raggiunto Biella a 14 punti, ma precedendo i piemontesi in classifica. Un bel passo avanti, ma non è stato facile avere ragione del Cremona.
E’ stata una partita dai due volti: un brutto Teramo nel primo tempo (e bruttina anche la gara in generale), di fronte a una Vanoli molto efficace in difesa, più forte nei rimbalzi, anche se disastrosa nel tiro dalla distanza (1/11 nei primi 20 minuti); nettamente superiore la difesa biancorossa dopo l’intervallo, mentre gli avversari continuavano a incaponirsi nei tiri da tre sbagliandoli quasi tutti. Ed è stata questa la chiave per costruire il successo con un margine non molto ampio ma rassicurante negli ultimi due, tre minuti.
C’era un invitato speciale a questa partita: l’ex Brandon Brown (e con lui l’altro ex Alessandro
Piazza), ancora amatissimo da queste parti dopo le tre bellissime stagioni in biancorosso. E’ stato accolto con una standing ovation mentre il presidente Carlo Antonetti gli consegnava una targa a ricordo dei suoi anni a Teramo e dalla curva gli veniva reso l’omaggio di una gigantografia accompagnata dallo striscione «Thank you Brandon».
Giusto un attimo di commozione e poi via alle ostilità. Nel Teramo non c’è Stanescu (in borghese con una stampella); al suo posto coach Capobianco fa partire Jesse Young in quintetto (ma avrà più minuti Jurak che si rivelerà il migliore): è una sua schiacciata che dopo tre minuti porta il Teramo sul 9-3. Le cose sembrano mettersi bene, ma quando coach Cioppi fa schierare i suoi a zona la musica cambia. Cremona piazza un parziale di 0-10 e la sua corsa vine fermata solo da cinque punti in successione di Poeta che tengono Terano a ruota.
Stesso canovaccio nel secondo quarto: la difesa di Cremona è solida e dopo un timido allungo biancorosso con Amoroso e Poeta (24-21 al secondo minuto), la Vanoli rimette la testa avanti. Nonostante qualche altalena nel punteggio, senza che nessuno riesca a far girare l’inerzia dalla sua parte, gli ospiti vanno al riposo in vantaggio di quattro punti.
Nel Cremona il criticato Forbes conferma di essere un gran talento (21 punti, 19 di valutazione), ma gioca più per sé che per la squadra; nei ranghi biancorossi si continua a soffrire - almeno nel primo tempo - lo scarso apporto di punti da parte delle guardie. Inoltre (ma questo accade anche dopo) pesa l’assenza di Poeta: quando è in panchina a rifiatare la squadra non gira.
Dopo l’intervallo però scende in campo un altro Teramo, più aggressivo, più determinato. Difesa migliore, si diceva, e anche senza brillare da tre (3/11 dall’arco nel secondo tempo) i biancorossi annullano gli avversari dominando la terza frazione con un parziale di 22-10. Nell’ultimo quarto Cremona prova a fare pressing a tutto campo, ma non ci ricava più di tanto: il Teramo conserva il suo margine e resta concentrato e lucido fino alla sirena.
IL TABELLINO
TERAMO: 85 - CREMONA: 74
BANCA TERCAS TERAMO: Hoover 5, Valentino ne, Jones 9, Poeta 15, Amoroso 15, Marino, Young 6, Lulli 3, Cerella, Diener 13, Polonara, Jurak 19. All. Capobianco. VANOLI CREMONA: Rowland 15, Brown 9, Bona ne, Conti ne, Valenti ne, Formenti 2, Bell 12, Cusin 9, Aguiar 3, Piazza, Sklavos 3, Forbes 21 All. Cioppi ARBITRI: Sahin, Martolini, Ursi. NOTE: parziali 20-21, 39-43, 61-53. Tiri liberi: Teramo 17/23, Cremona 22/32. Tiri da due: Teramo 22/39, Cremona 23/28. Tiri da tre: Teramo 8/24, Cremona 2/24. Rimbalzi: Teramo 39 (28 dif., 11 off.), Cremona 37 (25 dif., 12 off.). Palle perse/recuperate: Teramo 16/16, Cremona 15/16. Spettatori: 3116. |