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Teramo, Vivarini alla squadra: "Resta solo chi ci crede"
Il tecnico biancorosso ai giocatori: "Chi è triste può andar via". E domani al Bonolis la gara contro il Pontedera
TERAMO. Archiviato un 2015 abbastanza burrascoso, oggi è la vigilia, per il Teramo, del primo impegno di campionato di questo nuovo anno.
Un 2016 che si apre domani (ore 15), quando al Bonolis arriveranno i toscani del Pontedera, capitanati dal capocannoniere Scappini (14 reti).
Non sarà un esame facile per il Diavolo (imbattuto in casa), visto l'ottimo rendimento esterno dei toscani.
Il tecnico Vincenzo Vivarini, che lo scorso weekend ha spento le 50 candeline, è pronto a tornare in panchina dopo i due turni di squalifica prenatalizi.
Ieri, in conferenza stampa, l'allenatore biancorosso ha parlato del momento della squadra, tra campo e trattative di mercato.
Mister, finalmente si ricomincia. Che bilancio fa del 2015 appena passato?
«Sul piano tecnico è stato un anno estremamente positivo. Di cose fatte bene ce ne sono state tante. Si cercherà, ovviamente, di fare ancora meglio. Sul piano sportivo, invece, abbiamo vissuto un 2015 caratterizzato da un'alternanza di emozioni forti. La vittoria del campionato ha regalato a tutti sensazioni uniche e irripetibili. Quello che è successo la scorsa estate (la revoca della promozione in B, ndc) ci ha causato un'atroce sofferenza. Con il passare dei giorni ci siamo ricompattati, rituffandoci nella realtà della Lega Pro, nonostante i problemi e le difficoltà incontrate».
Cosa si aspetta dal mercato di riparazione in questo mese di gennaio?
«Bisogna innanzitutto ripartire da ciò che abbiamo. La società, da quando sono a Teramo, ha sempre cercato di migliorare la rosa e di colmare le lacune per provare a essere maggiormente competitivi. L'obiettivo è fare un buon girone di ritorno».
Ha un messaggio particolare da lanciare ai suoi giocatori?
«La dirigenza e la squadra conoscono il mio pensiero. Chi è triste o non sta bene qui, è giusto che venga messo sul mercato e si guardi intorno. Chi accetta di restare, però, deve farlo con la giusta motivazione e restando sul pezzo. Si sta lavorando per dare equilibrio, anche mentale, tra giocatori nuovi e vecchi».
La priorità sembra essere quella di rinforzare l'attacco. Cosa manca in questo reparto?
«In fase di realizzazione non abbiamo avuto grossi problemi. Non c'è stato un attaccante che si è distinto più di un altro. Forse, sotto l'aspetto del gioco, abbiamo sofferto un po' troppo per arrivare a fare gol. Alla società ho chiesto di sondare il mercato per valutare quali occasioni si possono cogliere in attacco e negli altri reparti. A gennaio, d'altronde, bisogna vedere se ci sono elementi effettivamente bravi da prendere».
La squadra come sta vivendo l'avvio del mercato?
«Cerco di non spostare l'attenzione sulle voci che girano. Ci sono le partite da preparare e ci si deve necessariamente concentrare sul campo. Le scelte di formazione le farò valutando anche lo stato mentale dei ragazzi».
A proposito di voci, mister, si parla di un interesse della Salernitana, nelle ultime ore, per il terzino Scipioni. Che c'è di vero? Sono solo voci oppure c’è qualcosa di concreto?
«Sinceramente non lo so se queste voci siano vere. Stefano (Scipioni, ndc) sta molto bene a Teramo e non ho ricevuto da lui segnali diversi. È un punto di forza di questa squadra e, per me, deve restare qui».
Torniamo al campionato, che domani propone questa sfida interessante, ma anche abbastanza delicata. In questo mese di gennaio giocherete tre gare su quattro al Bonolis. Può essere un vantaggio? È il momento della svolta ?
«Lo spero. La spinta del pubblico è un'arma in più per noi e, non a caso, tra le mura amiche siamo riusciti a raccogliere tanti punti (17 in tutto fino a questo momento, ndc)».
Cosa teme di più della formazione del Pontedera?
«Oltre a Scappini, è da tenere d'occhio il trequartista Disanto. Servirà dinamismo e attenzione, per non farli giocare come sanno».
Gaetano Lombardino
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