Tercas Teramo, basta un’accelerata
I biancorossi scavano un solco prima dell’intervallo e il Napoli non recupera più.
TERAMO. Non era una squadra in disarmo quella venuta ieri al Palascapriano a incassare l’undicesima sconfitta consecutiva. Ma il Napoli non ha neanche avuto quello scatto d’orgoglio che forse ci si poteva aspettare.
Dopo i primi qundici minuti, al termine dei quali il risultato era di 36-35 e la partita poteva ancora prendere una piega inaspettata, per la Banca Tercas Teramo è stato tutto (relativamente) facile. Nel quintetto della Martos - nome che da oggi, stando a quanto annunciato dallo sponsor, la Nsb Napoli non potrebbe più usare - solo due o tre elmenti hanno lottato fino in fondo, in particolare Muurinen (il migliore dei suoi) e Skele, ma anche il mastodontico centro Traylor, capace di prendere un 15 di valutazione nonostante le 9 palle perse, ma grazie ai 15 punti segnati e ai 12 rimbalzi catturati.
E’ stato soprattuto per merito loro (e per i punti, ma non la grinta di Damon Jones) se il Napoli non è andato via da Teramo con un passivo molto più pesante, nonostante per quasi tutto il secondo tempo la Banca Tercas sia stata in campo con il solo Bobby Jones del quintetto di partenza. Ottima partita quella dell’ala americana (18 punti, 9 rimbalzi, 22 di valutazine), ma a strappare più appalusi è stato Virgil Stanescu (miglior realizzatore biancorosso con 20 punti), ancora una volta gladiatorio sotto i tabelloni.
Nonostante le incertezze della vigilia, il pubblico non manca. Striscioni e cori contro il presidente della Nsb Papalia, ma sono i tifosi biancorossi a fare le veci di quelli napoletani, assenti. Il Teramo comincia al piccolo trotto, e per qualche minuto sembra che voglia prendere sottogamba l’impegno col Napoli. Bisogna aspettare quasi sette minuti prima che, con una tripla di Hoover, la Banca Tercas riesca a passare in vantaggio sul 17-16. L’equilibrio continua anche per i primi cinque minuti della seconda frazione, fino a che il Teramo non si decide a far girare a proprio favore l’inerzia della gara. In cinque minuti, cioè fino all’intervallo, la Tercas mette a segno 21 punti, soprattutto con i canestri di Jones, Hoover, Stenescu e Amoroso, e va al riposo sul più 10.
Un’accelerata che mette fra il Teramo e gli avversari un margine non amplissimo, ma che la squadra di Napoli non trova modo, o voglia, di colmare. Non è che a quel punto i giocatori in maglia azzurra tirino i remi in barca, ma a parte i già citati Muurinen, Skele e Traylor, gli altri non mostrano la determinazione necessaria (il talento, invece, ce l’hanno, e si è visto) per provare a ribaltare il risultato e mettere in difficoltà il Teramo. Che, al ritorno in campo, riparte nuovamante al piccolo trotto, tanto che ci vogliono tre minuti prima di vedere un canestro, segnato da Jones. Il Napoli non ne approfitta e i biancorossi possono controllare agevolmente il gioco senza mai dare l’impressione di poter essere ripresi.
La Banca Tercas può quindi iniziare la pausa natalizia festeggiando meritatamente la quarta vittoria consecutiva in campionato e può guardare con fiducia alla ripresa, che la vedrà a Pesaro il 3 gennaio prossimo. Per il Napoli, invece, saranno vacanze amare: dopo Tsaldaris e Gabini anche gli americani sono sul piede di partenza, lo sponsor ha deciso di mollare, la classifica è ferma a un pauroso meno 8. Chissà se dopo la pausa il Napoli ci sarà ancora?
IL TABELLINO
TERAMO: 85 - NAPOLI: 71
Dopo i primi qundici minuti, al termine dei quali il risultato era di 36-35 e la partita poteva ancora prendere una piega inaspettata, per la Banca Tercas Teramo è stato tutto (relativamente) facile. Nel quintetto della Martos - nome che da oggi, stando a quanto annunciato dallo sponsor, la Nsb Napoli non potrebbe più usare - solo due o tre elmenti hanno lottato fino in fondo, in particolare Muurinen (il migliore dei suoi) e Skele, ma anche il mastodontico centro Traylor, capace di prendere un 15 di valutazione nonostante le 9 palle perse, ma grazie ai 15 punti segnati e ai 12 rimbalzi catturati.
E’ stato soprattuto per merito loro (e per i punti, ma non la grinta di Damon Jones) se il Napoli non è andato via da Teramo con un passivo molto più pesante, nonostante per quasi tutto il secondo tempo la Banca Tercas sia stata in campo con il solo Bobby Jones del quintetto di partenza. Ottima partita quella dell’ala americana (18 punti, 9 rimbalzi, 22 di valutazine), ma a strappare più appalusi è stato Virgil Stanescu (miglior realizzatore biancorosso con 20 punti), ancora una volta gladiatorio sotto i tabelloni.
Nonostante le incertezze della vigilia, il pubblico non manca. Striscioni e cori contro il presidente della Nsb Papalia, ma sono i tifosi biancorossi a fare le veci di quelli napoletani, assenti. Il Teramo comincia al piccolo trotto, e per qualche minuto sembra che voglia prendere sottogamba l’impegno col Napoli. Bisogna aspettare quasi sette minuti prima che, con una tripla di Hoover, la Banca Tercas riesca a passare in vantaggio sul 17-16. L’equilibrio continua anche per i primi cinque minuti della seconda frazione, fino a che il Teramo non si decide a far girare a proprio favore l’inerzia della gara. In cinque minuti, cioè fino all’intervallo, la Tercas mette a segno 21 punti, soprattutto con i canestri di Jones, Hoover, Stenescu e Amoroso, e va al riposo sul più 10.
Un’accelerata che mette fra il Teramo e gli avversari un margine non amplissimo, ma che la squadra di Napoli non trova modo, o voglia, di colmare. Non è che a quel punto i giocatori in maglia azzurra tirino i remi in barca, ma a parte i già citati Muurinen, Skele e Traylor, gli altri non mostrano la determinazione necessaria (il talento, invece, ce l’hanno, e si è visto) per provare a ribaltare il risultato e mettere in difficoltà il Teramo. Che, al ritorno in campo, riparte nuovamante al piccolo trotto, tanto che ci vogliono tre minuti prima di vedere un canestro, segnato da Jones. Il Napoli non ne approfitta e i biancorossi possono controllare agevolmente il gioco senza mai dare l’impressione di poter essere ripresi.
La Banca Tercas può quindi iniziare la pausa natalizia festeggiando meritatamente la quarta vittoria consecutiva in campionato e può guardare con fiducia alla ripresa, che la vedrà a Pesaro il 3 gennaio prossimo. Per il Napoli, invece, saranno vacanze amare: dopo Tsaldaris e Gabini anche gli americani sono sul piede di partenza, lo sponsor ha deciso di mollare, la classifica è ferma a un pauroso meno 8. Chissà se dopo la pausa il Napoli ci sarà ancora?
IL TABELLINO
TERAMO: 85 - NAPOLI: 71
BANCA TERCAS TERAMO: Hoover 14, Valentino, B. Jones 18, Poeta 4, Amoroso 10, Marino 3, Young 4, Cerella 2, Diener 8, Polonara, Stanescu 20, Jurak 2. All.: Capobianco. MARTOS NAPOLI: Muurinen 13, Aprea 3, Spippoli, Best 9, Bonora 4, Ciavarroni, Domenicone, D. Jones 18, Traylor 15. Apuzzo ne. All. Pasquini. ARBITRI: D’Este, Sardella, Capurro. NOTE: parziali 22-21, 57-47, 70-57. tiri liberi Teramo 12/16, Napoli 11/17. Tiri da tre Teramo 7/28, Napoli 6/25. Tiri da due: Teramo 26/49, Napoli 21/36. Rimbalzi: Teramo 44 (30 dif., 14 off.), Napoli 40 (31 dif., 9 off.) Palle perse/recuperate: Teramo 11/21, Napoli 21/12. Usciti per 5 falli: nessuno. Spettatori: circa 2.700. |