Tercas Teramo, capolavoro a Biella
Amoroso, Hoover e un ritrovato Jones danno ai biancorossi la prima vittoria in trasferta.
BIELLA. Un successo meritato e fortemente voluto. La Banca Tercas Teramo sbanca il difficile parquet di Biella (reduce da cinque vittorie consecutive) con una gara combattuta e accesa, vinta nel finale. La squadra di Capobianco ha avuto la capacità e quindi il merito di avere più lucidità nei momenti topici del match. L’avvio teramano è di ottima fattura con Amoroso e Diener bravi a punire la difesa non irreprensibile di Biella: 0-5 al 2’. Ai padroni di casa basta innescare il contropiede per diventare subito pericolosi con Aradori e Chessa a metterla dall’arco: 10-8 al 4’. La risposta della Banca Tercas non si fa attendere: Poeta lancia la controffensiva e coadiuvato da Stanescu e Jones confeziona il parziale (0-8) che mette le ali ai teramani: 10-16 al 6’.
L’Angelico grazie al contributo della panchina replica subito con Ona Embo e Achara superlativi: controbreak di 12-0, 26-18 all’11’. Capobianco si affida a Marino, Hoover e Jurak e la musica cambia: La Tercas prima sorpassa con la tripla di Marino e poi prova l’allungo subito dopo il riposo con altri tre tiri pesanti di Jones, Amoroso e Diener: 48-57 al 23’. Biella patisce la situazione ma la Tercas non ne sa approfittare in attacco per involarsi, permettendo all’Angelico di rientrare: 56-57 al 27’. Il coach biancorosso reinserisce Stanescu e la mossa ha effetto perché gli abruzzesi diventano di nuovo presenti sotto canestro e grazie ad Hoover, che apre la scatola da fuori, allungano ancora: 56-62 al 29’.
I piemontesi non vogliono lasciare nulla d’intentato e così Bechi schiera Aradori gravato di quattro falli che riporta i suoi di nuovo a contatto, prima che Schultze dall’arco impatti e Achara firmi sorpasso e mini-allungo: 71-68 al 35’. Teramo traballa, ma Capobianco la richiama all’ordine, si affida in cabina di regia a Diener, con Hoover ad affiancarlo, e in fase offensiva trova in Jones la chiave giusta per rimanere attaccata al match nel momento di maggiore difficoltà. Ma l’Angelico ora c’è e, con Smith lontano dal suo standard ideale, ci pensano Chessa, Ona Embo e Aradori a tenerla in pista: 75-72 al 37’. Poi la svolta, magari casuale, ma di una squadra che ci crede per davvero: la difesa di Biella chiude forte, ma a rimbalzo Diener trova il canestro della speranza, subito seguito da difesa super, tradotta in nuovo attacco che frutta con i liberi di Hoover il nuovo vantaggio ospite: 75-76 al 38’.
L’Angelico ha cuore e soprattutto Chessa che, glaciale, mette dall’angolo la tripla del sorpasso: 78-76 a -1’58”. Potrebbe essere l’azione che mette in ginocchio gli ospiti, che invece replicano immediatamente sempre dall’arco con un gesto da cineteca di Amoroso: 78-79 a -1’50”. L’Angelico riprova a ripassare, ma Ona Embo mette il tuiro sul ferro, mentre dall’altra parte Hoover non si lascia scappare l’occasione e infila la tripla che chiude i conti.
L’Angelico grazie al contributo della panchina replica subito con Ona Embo e Achara superlativi: controbreak di 12-0, 26-18 all’11’. Capobianco si affida a Marino, Hoover e Jurak e la musica cambia: La Tercas prima sorpassa con la tripla di Marino e poi prova l’allungo subito dopo il riposo con altri tre tiri pesanti di Jones, Amoroso e Diener: 48-57 al 23’. Biella patisce la situazione ma la Tercas non ne sa approfittare in attacco per involarsi, permettendo all’Angelico di rientrare: 56-57 al 27’. Il coach biancorosso reinserisce Stanescu e la mossa ha effetto perché gli abruzzesi diventano di nuovo presenti sotto canestro e grazie ad Hoover, che apre la scatola da fuori, allungano ancora: 56-62 al 29’.
I piemontesi non vogliono lasciare nulla d’intentato e così Bechi schiera Aradori gravato di quattro falli che riporta i suoi di nuovo a contatto, prima che Schultze dall’arco impatti e Achara firmi sorpasso e mini-allungo: 71-68 al 35’. Teramo traballa, ma Capobianco la richiama all’ordine, si affida in cabina di regia a Diener, con Hoover ad affiancarlo, e in fase offensiva trova in Jones la chiave giusta per rimanere attaccata al match nel momento di maggiore difficoltà. Ma l’Angelico ora c’è e, con Smith lontano dal suo standard ideale, ci pensano Chessa, Ona Embo e Aradori a tenerla in pista: 75-72 al 37’. Poi la svolta, magari casuale, ma di una squadra che ci crede per davvero: la difesa di Biella chiude forte, ma a rimbalzo Diener trova il canestro della speranza, subito seguito da difesa super, tradotta in nuovo attacco che frutta con i liberi di Hoover il nuovo vantaggio ospite: 75-76 al 38’.
L’Angelico ha cuore e soprattutto Chessa che, glaciale, mette dall’angolo la tripla del sorpasso: 78-76 a -1’58”. Potrebbe essere l’azione che mette in ginocchio gli ospiti, che invece replicano immediatamente sempre dall’arco con un gesto da cineteca di Amoroso: 78-79 a -1’50”. L’Angelico riprova a ripassare, ma Ona Embo mette il tuiro sul ferro, mentre dall’altra parte Hoover non si lascia scappare l’occasione e infila la tripla che chiude i conti.