Valle del Giovenco di ferro

Con l’avvento di Bonetti la difesa si scopre imperforabile.

La Valle del Giovenco ha chiuso la porta. Zero gol subiti nelle ultime due gare, quelle della gestione di Dario Bonetti. Una drastica inversione di rotta se si ripensa alle ultime gare con Cappellacci in panchina.
Cinque gol incassati a Verona, tre in casa dalla Spal e altrettanti a Ravenna: in totale fanno 11 in 270’. Undici, mica due-tre! Di colpo, con l’avvento di Dario Bonetti (il terzo allenatore di questa stagione dopo Carlo Perrone e Roberto Cappellacci), la metamorfosi. Quattro punti in due gare e, soprattutto, la porta inviolata. Anche a Giulianova, un campo notoriamente non facile. «Mi sembra che la squadra abbia dimostrato forza e tenuta», ha detto il dirigente biancoverde Enzo Angeloni, «le uniche occasioni da rete sono state nostre. Dirò di più: se si fosse giocato su un campo di calcio (il riferimento è alle disastrose condizioni del terreno di gioco del Fadini, ndr) si sarebbe potuto anche fare meglio. Sono soddisfatto della gara della squadra, sia come carattere che come gioco. D’altronde, il nostro Bifulco non ha mai parato...».

All’orizzonte c’è la partita interna contro l’Andria, tornata alla vittoria contro la Cavese e capace di lasciare l’ultimo posto in classifica al Real Marcianise. Si tratta di una sfida alla portata di questa Valle del Giovenco (in ascesa) che, però, dovrà fare a meno ancora degli infortunati.

A ben vedere l’unico che può lasciare l’infermeria è Mario Rebecchi, classe 1983, assente al Fadini. Rebecchi sarà anche il grande ex avendo militato nella passata stagione nell’Andria, in C2. Con lui in campo, il 35enne brasiliano Cesar potrebbe tornare a fare il terzino così come è avvenuto due domeniche fa contro il Foggia. Al Fadini, invece, ha agito, almeno nella fase iniziale, da ala sinistra. Dovrebbero restare ancora fuori Petitto, Ferraresi, Giordano e Bettini, alle prese con infortuni di varia natura.

Tra i pugliesi da verificare le condizioni fisiche del centravanti Davide Dionigi che domenica, dopo aver segnato, si è infortunato. In infermeria c’è già Maccan, l’altra prima punta a disposizione di Papagni.

La grana Pejanovic.
Domenica, attraverso una lettera di uno studio legale, Drazen Pejanovic ha rassegnato le dimissioni da allenatore della Berretti della Valle del Giovenco. «Le motivazioni di detta irrevocabile scelta», si legge tra l’altro, «saranno poste a base di motivatissima denuncia-querela ex art 629 c.p. fianlizzata alla tutela dei diritti del nostro assistito». Sabato la Berretti biancoverde è stata sconfitta 4-1 a Foggia. Pejanovic, tra l’altro, è stato un ex giocatore della Valle del Giovenco. La reazione della società attraverso le parole di Enzo Angeloni: «Sono colto di sorpresa», ha detto, «non posso fare altro che accettare le dimissioni senza capire i motivi». Rottura traumatica, probabilmente legata a un alterco verbale con la dirigenza.