Valle del Giovenco, i gol del rilancio
Choutos e Berra firmano il successo sul Foggia dopo tre sconfitte di fila.
AVEZZANO. Fa notizia il ritorno alla vittoria della Valle del Giovenco (allo stadio dei Marsi mancava dal 20 settembre scorso, 2-0 al Rimini), dopo le tre sconfitte consecutive che sono costate l’esonero a Cappellacci. Ma c’è dell’altro. Sì, perché ha battuto il Foggia senza prendere gol dopo che nelle ultime tre gare ne ha incassati 11.
Una domenica (nessun pareggio nel girone B di Prima divisione) da incorniciare per i biancoverdi, ancor più per Dario Bonetti che ha debuttato in panchina nel migliore dei modi, raddrizzando la rotta di una squadra che era finita in zona play out. Successo tonificante e meritato. Ma che non ha cancellato del tutto i problemi che hanno indotto la società a cambiare l’allenatore per la seconda volta dopo 12 gare. Problemi riconducibili anche alla condizione atletica. Ci sono stati dei passi avanti, certamente. Però, chiudere la partita con due giocatori usciti dal campo anzitempo per sospetto stiramento non è normale.
Sono da valutare i tempi di recupero di Bettini e Giordano, ma c’è di che preoccuparsi tenendo conto pure dell’età media della squadra piuttosto alta.
Successo maturato all’inizio dei due tempi. Nel primo sono bastati 100 secondi per sbloccare il risultato. Bella l’azione che ha portato al secondo gol in campionato del greco Lampros Choutos, rilanciato dall’inizio in una formazione a trazione anteriore. Diverse le novità apportate da Dario Bonetti, fermo restando il 4-4-2 ereditato da Cappellacci. Prima di tutto il brasiliano Cesar schierato nel ruolo di terzino sinistro (e non di ala), poi il ritorno di Molinari al centro della difesa; e infine due ali con attitudine offensiva, Berra e Rebecchi, a sostegno di altrettanti attaccanti di ruolo. Una squadra che ha faticato a trovare un suo equilibrio, almeno nel primo tempo. Ha subito la reazione del Foggia, una formazione organizzata ma carente dal punto di vista tecnico, tanto più se si considera che della presenza del cileno Salgado ci si è accorti quando è stato sostituito.
I rossoneri hanno prodotto dei grattacapi dalle parti di Bifulco, ma il portiere biancoverde ha fatto buona guardia. Alla fine dei primi 45’ di gioco ecco il primo ko, quello dell’attaccante Dario Bettini finito a terra dopo un intervento di Goretti. Al suo posto è entrato Franciel. Che nella ripresa ha fatto coppia in attacco con Berra, dal momento che Dario Bonetti ha messo un centrocampista in più, Laboragine, facendo uscire la punta Choutos, leziosa a parte il gol. Proprio una spizzata del brasiliano Franciel combinata con la bella giocata dell’argentino Berra ha prodotto la rete del 2-0, dopo 5’. Quella che ha tagliato le gambe al Foggia e che ha sbloccato la Valle del Giovenco.
Tutt’altro spirito in casa marsicana. A partire dal pubblico che ha accolto come un sollievo l’esonero di Cappellacci (insultato dalla curva), a tal punto da concedere un’apertura di credito a Dario Bonetti acclamato sin dall’inizio. E poi la squadra che, specialmente nella ripresa, ha fatto vedere delle buone trame di gioco. In particolare è emerso il valore di Rodrigo Franciel, a cui è mancato solo il gol. Ha duettato bene con Berra. Entrambi hanno sfiorato il terzo gol quando ormai le squadre si erano allungate e le qualità tecniche dei marsicani sono venute a galla in maniera evidente. Peccato per Carmine Giordano bloccatosi (12’ st) in mezzo al campo nel bel mezzo di una rincorsa. Sfortunato il centrocampista napoletano, al pari dell’attaccante Bettini. Sono state le uniche note stonate di un pomeriggio di resurrezione ad Avezzano. Domenica, a Giulianova, la prima verifica.
IL TABELLINO
VALLE DEL GIOVENCO: 2 - FOGGIA: 0
Una domenica (nessun pareggio nel girone B di Prima divisione) da incorniciare per i biancoverdi, ancor più per Dario Bonetti che ha debuttato in panchina nel migliore dei modi, raddrizzando la rotta di una squadra che era finita in zona play out. Successo tonificante e meritato. Ma che non ha cancellato del tutto i problemi che hanno indotto la società a cambiare l’allenatore per la seconda volta dopo 12 gare. Problemi riconducibili anche alla condizione atletica. Ci sono stati dei passi avanti, certamente. Però, chiudere la partita con due giocatori usciti dal campo anzitempo per sospetto stiramento non è normale.
Sono da valutare i tempi di recupero di Bettini e Giordano, ma c’è di che preoccuparsi tenendo conto pure dell’età media della squadra piuttosto alta.
Successo maturato all’inizio dei due tempi. Nel primo sono bastati 100 secondi per sbloccare il risultato. Bella l’azione che ha portato al secondo gol in campionato del greco Lampros Choutos, rilanciato dall’inizio in una formazione a trazione anteriore. Diverse le novità apportate da Dario Bonetti, fermo restando il 4-4-2 ereditato da Cappellacci. Prima di tutto il brasiliano Cesar schierato nel ruolo di terzino sinistro (e non di ala), poi il ritorno di Molinari al centro della difesa; e infine due ali con attitudine offensiva, Berra e Rebecchi, a sostegno di altrettanti attaccanti di ruolo. Una squadra che ha faticato a trovare un suo equilibrio, almeno nel primo tempo. Ha subito la reazione del Foggia, una formazione organizzata ma carente dal punto di vista tecnico, tanto più se si considera che della presenza del cileno Salgado ci si è accorti quando è stato sostituito.
I rossoneri hanno prodotto dei grattacapi dalle parti di Bifulco, ma il portiere biancoverde ha fatto buona guardia. Alla fine dei primi 45’ di gioco ecco il primo ko, quello dell’attaccante Dario Bettini finito a terra dopo un intervento di Goretti. Al suo posto è entrato Franciel. Che nella ripresa ha fatto coppia in attacco con Berra, dal momento che Dario Bonetti ha messo un centrocampista in più, Laboragine, facendo uscire la punta Choutos, leziosa a parte il gol. Proprio una spizzata del brasiliano Franciel combinata con la bella giocata dell’argentino Berra ha prodotto la rete del 2-0, dopo 5’. Quella che ha tagliato le gambe al Foggia e che ha sbloccato la Valle del Giovenco.
Tutt’altro spirito in casa marsicana. A partire dal pubblico che ha accolto come un sollievo l’esonero di Cappellacci (insultato dalla curva), a tal punto da concedere un’apertura di credito a Dario Bonetti acclamato sin dall’inizio. E poi la squadra che, specialmente nella ripresa, ha fatto vedere delle buone trame di gioco. In particolare è emerso il valore di Rodrigo Franciel, a cui è mancato solo il gol. Ha duettato bene con Berra. Entrambi hanno sfiorato il terzo gol quando ormai le squadre si erano allungate e le qualità tecniche dei marsicani sono venute a galla in maniera evidente. Peccato per Carmine Giordano bloccatosi (12’ st) in mezzo al campo nel bel mezzo di una rincorsa. Sfortunato il centrocampista napoletano, al pari dell’attaccante Bettini. Sono state le uniche note stonate di un pomeriggio di resurrezione ad Avezzano. Domenica, a Giulianova, la prima verifica.
IL TABELLINO
VALLE DEL GIOVENCO: 2 - FOGGIA: 0
VALLE DEL GIOVENCO (4-4-2): Bifulco; Birindelli, Molinari, Blanchard, Cesar; Berra, Giordano (13’ st Bettega), De Angelis, Rebecchi; Bettini (43’ pt Franciel), Choutos (1’ st Laboragine). A disposizione: Merletti, Di Berardino, Pomponi, Cipolla. Allenatore: Bonetti. FOGGIA (4-2-3-1): Bindi; Carbone, Cuomo, Goretti, Micco; Velardi (1’ st Mattioli), D’Amico; Di Roberto (22’ st Caraccio), Trezzi, Mancino; Salgado (8’ st Ferrari). A disposizione: Milan, Sgambato, Burzigotti, Quadrini. Allenatore: Porta. ARBITRO: Massa di Imperia. RETI: nel pt, 2’ Choutos; nel st 5’ Berra. NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori paganti 1.080 (di cui 175 abbonati) per un incasso di 6.711 euro. Ammoniti Velardi, Goretti, Rebecchi e De Angelis. Angoli 6-4 per il Foggia. Recupero: 3’ pt e 4’ st. |