Valle del Giovenco, non si volta pagina
L’Andria blocca i biancoverdi, ma pesa l’inferiorità numerica per oltre un’ora.
AVEZZANO. Come con la Virtus Lanciano, così contro l’Andria: quando c’è da voltare pagina per dare un senso nuovo al campionato la Valle del Giovenco si smarrisce. Ma stavolta l’1-1 e il punto sono arrivati con tanti sospiri di sollievo.
Soprattutto per il non gioco dei biancoverdi nel secondo tempo e per la costante crescita dei pugliesi che dopo il pari hanno sfiorato la rete del vantaggio in più occasioni. L’attenuante in casa marsicana va cercata in ciò che è accaduto al 18’ della prima frazione quando Di Berardino, l’avezzanese doc all’esordio dal primo minuto, ha rifilato un pugno ad Anaclerio. Rosso diretto e Valle in dieci. Un’espulsione che ha scompaginato e non poco i piani del tecnico Dario Bonetti, già alle prese con l’emergenza-difesa (Blanchard e Petitto in infermeria). Il sacrificio di De Angelis, spostato al centro del pacchetto arretrato insieme al sempre presente Molinari, non ha spezzato gli equilibri. Perché quasi nessuno si è accorto dell’inferiorità numerica. Nemmeno quelli dell’Andria. Berra e compagni si sono catapultati in avanti alla ricerca del vantaggio. Arrivato al 37’ grazie al primo penalty stagionale a favore, concesso alla Valle e realizzato dal greco Choutos (un quarto d’ora prima l’arbitro Carbone aveva fatto proseguire dopo un contatto Franciel-Sibillano che aveva fatto gridare al rigore tutto lo stadio). La reazione dei pugliesi di Papagni, reduci dal successo di sette giorni prima contro la Cavese, è arrivata tutta nella ripresa. Malgrado le assenze di Maccan, Mastrolilli e Dionigi, gli ospiti hanno cominciato a produrre gioco e occasioni da rete. La Valle, invece, si è arroccata nella propria metà campo. Bonetti ci ha messo del suo non ripresentando in campo Franciel - forse l’unico che poteva far allungare e dare respiro alla squadra - riportando De Angelis a centrocampo e affidandosi a Pomponi per la difesa. E poi, ancora una volta, ha pesato la precaria condizione atletica già emersa in altre occasioni. Così, come conseguenza, l’Andria ha raggiunto il pari (18’) al termine di una bella azione. E da lì in poi ha continuato a rendersi pericolosa, rovinando la festa che la società della Valle del Giovenco aveva programmato a fine gara per celebrare la vittoria dello scorso campionato.
Soprattutto per il non gioco dei biancoverdi nel secondo tempo e per la costante crescita dei pugliesi che dopo il pari hanno sfiorato la rete del vantaggio in più occasioni. L’attenuante in casa marsicana va cercata in ciò che è accaduto al 18’ della prima frazione quando Di Berardino, l’avezzanese doc all’esordio dal primo minuto, ha rifilato un pugno ad Anaclerio. Rosso diretto e Valle in dieci. Un’espulsione che ha scompaginato e non poco i piani del tecnico Dario Bonetti, già alle prese con l’emergenza-difesa (Blanchard e Petitto in infermeria). Il sacrificio di De Angelis, spostato al centro del pacchetto arretrato insieme al sempre presente Molinari, non ha spezzato gli equilibri. Perché quasi nessuno si è accorto dell’inferiorità numerica. Nemmeno quelli dell’Andria. Berra e compagni si sono catapultati in avanti alla ricerca del vantaggio. Arrivato al 37’ grazie al primo penalty stagionale a favore, concesso alla Valle e realizzato dal greco Choutos (un quarto d’ora prima l’arbitro Carbone aveva fatto proseguire dopo un contatto Franciel-Sibillano che aveva fatto gridare al rigore tutto lo stadio). La reazione dei pugliesi di Papagni, reduci dal successo di sette giorni prima contro la Cavese, è arrivata tutta nella ripresa. Malgrado le assenze di Maccan, Mastrolilli e Dionigi, gli ospiti hanno cominciato a produrre gioco e occasioni da rete. La Valle, invece, si è arroccata nella propria metà campo. Bonetti ci ha messo del suo non ripresentando in campo Franciel - forse l’unico che poteva far allungare e dare respiro alla squadra - riportando De Angelis a centrocampo e affidandosi a Pomponi per la difesa. E poi, ancora una volta, ha pesato la precaria condizione atletica già emersa in altre occasioni. Così, come conseguenza, l’Andria ha raggiunto il pari (18’) al termine di una bella azione. E da lì in poi ha continuato a rendersi pericolosa, rovinando la festa che la società della Valle del Giovenco aveva programmato a fine gara per celebrare la vittoria dello scorso campionato.