Verstappen e Norris si fanno i dispetti  Successo a Russell 

L’olandese penalizzato per il duello con la Mc Laren Terzo posto per il ferrarista Sainz: «Podio inatteso» 

SPIELBERG (AUSTRIA). Max Verstappen e Lando Norris hanno duellato, ai limiti del regolamento e anche oltre, per la conquistare la vittoria nel Gp d'Austria, ma si sono autoesclusi dalla lotta e servito il successo su un piatto d'argento a George Russell, regalando anche un podio inatteso a Carlos Sainz. È la sintesi di una gara appassionante al Red Bull Ring, dove per la prima volta da tempo il campione del mondo si è trovato in difficoltà, attaccato dal pilota di una McLaren veloce. Forse non abituato a subire in un corpo a corpo, Verstappen, che era partito dalla pole ed è stato sempre in testa, si è difeso con foga e, in un contatto più duro, entrambi hanno forato, a pochi giri alla fine. Rientrati ai box, solo l'olandese è riuscito a ripartire, mentre il britannico ha dovuto ritirarsi. Furioso, nel dopo gara ha attaccato con foga l'amico, chiedendone le scuse. Se nel paddock l'atmosfera era bollente, sul podio si sprecavano i sorrisi, con Russell felice per la seconda vittoria, due anni dopo la prima, che conferma anche il miglioramento della Mercedes nelle ultime gare. Il britannico ha sfruttato al meglio la mossa impulsiva di Verstappen contro Norris per finire di poco davanti a Oscar Piastri sulla seconda McLaren, con Sainz che è arrivato a ruota, tenendosi dietro Lewis Hamilton e Verstappen. L'olandese è stato penalizzato di 10 secondi per la vivace difesa, ma questo non gli ha comportato perdite di posizioni. «Io mi sono comportato bene, ho fatto una bella gara, lui no», ha affermato il pilota McLaren. «Siamo amici, ma se non ammetterà di aver sbagliato perderà la mia stima. È stato stupido da parte sua fare quelle manovre per impedirmi il sorpasso, in modo irregolare. Sono arrabbiato». Serafica la replica dell'olandese: «Non mi sembra di aver guidato in modo aggressivo e non credo di aver sbagliato, la penalizzazione è ingiusta. Lui giustamente cercava di superarmi, l'aggressività era da parte sua, ma ci sta. Di tutt'altro tono sono state le parole di Russell, che ha definito «incredibile» il finale di gara. «Ho lottato per stare al terzo posto, poi ho visto che Max e Lando erano molto vicini e che Norris avrebbe voluto provare a vincere», ha detto. «La squadra ha fatto un lavoro straordinario per mettermi in questa lotta e alla fine devi essere lì per sfruttare l'occasione». Russell in effetti ha galleggiato con abilità nel tumulto di una gara segnata da vari pit stop. Poco dopo la metà dei 71 giri si è acceso il duello tra i leader, tra sorpassi e contro sorpassi e manovre sempre più decise, mentre Verstappen lamentava via radio la scarsa resa degli pneumatici, penalizzato anche da uno stop insolitamente lungo ai box per l'ultimo cambio. Il patatrac è arrivato a otto tornate dal termine, lasciando via libera alle terze forze. Sainz è stato bravo a salire sul podio e non poteva tenere dietro la McLaren di Piastri, troppo più veloce della sua Ferrari. «Sono contento per il risultato perché non ce lo aspettavamo, ma non per le opportunità perse perché sono già due week end che la prima Ferrari finisce dietro alla prima Mercedes».
Roberto Di Candia