«Virtus soddisfacente, ma si può fare di più»
Guglielmo Maio: «Troppi infortuni e pochi punti al Biondi»
LANCIANO. Una vacanza-lampo a Milano Marittima per il vice-presidente rossonero Guglielmo Maio, sempre oberato tra gli impegni di lavoro e quelli riguardanti la Virtus, il club nato nel giugno 2008 dalle ceneri del Lanciano, che è stato portato al fallimento dalla gestione precedente.
Diciotto mesi esatti dalla nascita della Virtus Lanciano, nel corso dei quali, sia pur tra qualche errore di percorso, quasi fisiologico per una dirigenza nuova di zecca, la famiglia Maio è riuscita a salvaguardare la categoria, gettando le basi per un futuro, si spera, ricco di soddisfazioni.
«Guardare sempre avanti, con rinnovato ottimismo. E’ questo il nostro motto. Abbiamo chiuso il 2009 con 24 punti all’attivo. Un bottino soddisfacente, anche se resto dell’idea che sarebbe potuto essere migliore il consuntivo di questa prima parte di campionato, con un pizzico di fortuna in più e qualche errore in meno».
Si spieghi meglio...
«Salvo rare occasioni, sinora il nostro tecnico non ha mai potuto disporre dell’intero organico. Tra squalifiche, ma soprattutto infortuni, che hanno condizionato il suo lavoro, mister Pagliari si è visto costretto a modificare l’undici di partenza, adattandolo alle esigenze del caso. Un problema di non poco conto, in un campionato equilibrato e combattuto come il nostro».
Passiamo agli errori commessi in questi 18 mesi.
«Credo sia sotto gli occhi di tutti il nostro ruolino di marcia casalingo. E’ vero che in trasferta siamo imbattuti, ma al “Biondi” si poteva e doveva fare di più dei nove punti conquistati. Nove punti in otto gare sono una media da retrocessione ed è da qui che bisogna ripartire, cercando assolutamente di migliorare».
Alla ripresa dei giochi, però, il calendario vi riserva due trasferte di fila: a Verona e Pescara.
«Niente male, vero? Si tratta di due tra le principali candidate alla vittoria finale che, in quanto tali, meritano il massimo rispetto. Io però, come ho più volte detto, non reputo la Virtus inferiore a nessun’altra squadra e sono convinto che andrà a giocarsela ad armi pari, come ha del resto fatto sinora, togliendosi diverse soddisfazioni».
Cinque punti di vantaggio sulla zona play out e tre punti di ritardo da quella play off. In che direzione guarda Guglielmo Maio?
«Verso l’alto, senza alcun dubbio. Ero e resto convinto che quello allestito in estate, d’intesa col mister e col ds Leone, sia un organico ben assemblato ed in grado di lottare ad armi pari per posizioni di prestigio. Ovviamente non tutti hanno reso secondo le aspettative, ma c’è un intero girone di ritorno per recuperare».
Fare nomi è sempre brutto, ma da gente come Morante e Colussi era lecito attendersi qualcosina in più...
«E’ vero, e del resto le cifre parlano chiaro, avendo entrambi segnato una sola rete sinora. Una vera miseria per un attaccante».
In città circolano voci relative a una loro possibile partenza, visto che a breve riaprirà il mercato.
«Potrebbe essere ma non è detto. In un mese può accadere di tutto, anche che restino con noi e magari si sblocchino, segnando quei gol in grado di proiettarci in zona play off. Vedremo...».
In conclusione, cosa si sente di dire agli sportivi frentani?
«Nel formulare loro, a nome di tutta la mia famiglia, i migliori auguri per un felice 2010, li invito ad avere fiducia in noi. Abbiamo tanti progetti in cantiere, a cominciare da quello del nuovo stadio, che intendiamo realizzare assolutamente, considerandolo il punto di partenza per una Virtus sempre più proiettata verso l’alto».
Diciotto mesi esatti dalla nascita della Virtus Lanciano, nel corso dei quali, sia pur tra qualche errore di percorso, quasi fisiologico per una dirigenza nuova di zecca, la famiglia Maio è riuscita a salvaguardare la categoria, gettando le basi per un futuro, si spera, ricco di soddisfazioni.
«Guardare sempre avanti, con rinnovato ottimismo. E’ questo il nostro motto. Abbiamo chiuso il 2009 con 24 punti all’attivo. Un bottino soddisfacente, anche se resto dell’idea che sarebbe potuto essere migliore il consuntivo di questa prima parte di campionato, con un pizzico di fortuna in più e qualche errore in meno».
Si spieghi meglio...
«Salvo rare occasioni, sinora il nostro tecnico non ha mai potuto disporre dell’intero organico. Tra squalifiche, ma soprattutto infortuni, che hanno condizionato il suo lavoro, mister Pagliari si è visto costretto a modificare l’undici di partenza, adattandolo alle esigenze del caso. Un problema di non poco conto, in un campionato equilibrato e combattuto come il nostro».
Passiamo agli errori commessi in questi 18 mesi.
«Credo sia sotto gli occhi di tutti il nostro ruolino di marcia casalingo. E’ vero che in trasferta siamo imbattuti, ma al “Biondi” si poteva e doveva fare di più dei nove punti conquistati. Nove punti in otto gare sono una media da retrocessione ed è da qui che bisogna ripartire, cercando assolutamente di migliorare».
Alla ripresa dei giochi, però, il calendario vi riserva due trasferte di fila: a Verona e Pescara.
«Niente male, vero? Si tratta di due tra le principali candidate alla vittoria finale che, in quanto tali, meritano il massimo rispetto. Io però, come ho più volte detto, non reputo la Virtus inferiore a nessun’altra squadra e sono convinto che andrà a giocarsela ad armi pari, come ha del resto fatto sinora, togliendosi diverse soddisfazioni».
Cinque punti di vantaggio sulla zona play out e tre punti di ritardo da quella play off. In che direzione guarda Guglielmo Maio?
«Verso l’alto, senza alcun dubbio. Ero e resto convinto che quello allestito in estate, d’intesa col mister e col ds Leone, sia un organico ben assemblato ed in grado di lottare ad armi pari per posizioni di prestigio. Ovviamente non tutti hanno reso secondo le aspettative, ma c’è un intero girone di ritorno per recuperare».
Fare nomi è sempre brutto, ma da gente come Morante e Colussi era lecito attendersi qualcosina in più...
«E’ vero, e del resto le cifre parlano chiaro, avendo entrambi segnato una sola rete sinora. Una vera miseria per un attaccante».
In città circolano voci relative a una loro possibile partenza, visto che a breve riaprirà il mercato.
«Potrebbe essere ma non è detto. In un mese può accadere di tutto, anche che restino con noi e magari si sblocchino, segnando quei gol in grado di proiettarci in zona play off. Vedremo...».
In conclusione, cosa si sente di dire agli sportivi frentani?
«Nel formulare loro, a nome di tutta la mia famiglia, i migliori auguri per un felice 2010, li invito ad avere fiducia in noi. Abbiamo tanti progetti in cantiere, a cominciare da quello del nuovo stadio, che intendiamo realizzare assolutamente, considerandolo il punto di partenza per una Virtus sempre più proiettata verso l’alto».