Zappacosta spinge in alto il Pescara
Il mediano pronto al debutto: «In casa bisogna solo pensare a vincere».
PESCARA. L’anno scorso con la Pro Patria è stato nominato il miglior giovane centrocampista della stagione. A Firenze lo dipingevano come il nuovo Gattuso (con il dovuto rispetto per il “ringhio” rossonero, intendiamoci) e Pantaleo Corvino, ds della Fiorentina, non se lo fece ripetere due volte e lo portò nella Primavera dei viola due anni fa. L’esperienza gigliata, però, per Giacomo Zappacosta non è stata fortunata, visto che ha trovato pochissimo spazio. Il centrocampista del Pescara (classe 1988) domani contro l’Andria partirà per la prima volta da titolare, salvo ripensamenti dell’ultimora.
Svezzato da Di Mascio nel vivaio, il giovane talento è pronto per dimostrare tutto il suo valore. «Spero di sì», sibila a mezza voce il centrocampista di Casalincontrada, che ha il papà vice allenatore della squadra del paese. «Sono pronto per dare il contributo e so bene che il mister ha fiducia in me, non solo adesso, ma dall’inizio della preparazione. Io sono rimasto a Pescara anche per merito suo, visto che mi ha voluto qui a tutti i costi e per questo gliene sono grato». Zappacosta ha una gran voglia di dimostrare il suo valore alla piazza pescarese, che non ha avuto modo di conoscerlo a fondo, a causa della prematura partenza prima verso Firenze e, poi, per Busto Arsizio. «Con la Fiorentina non è stata un’esperienza positiva visto che non venivo quasi mai impiegato.
Alla Pro Patria, con Franco Lerda, ho passato un’annata favolosa dove sono cresciuto tanto sotto il profilo tattico». Ora, però, l’obiettivo è quello di spiccare il volo con il Pescara. «Questa è la mia squadra. Sono cresciuto qui e prima di giocare seriamente andavo tutte le domeniche in curva nord a tifare Pescara. Sono un calciatore, ma anche un tifoso sfegatato». E in estate ha rischiato di fare le valigie, vero? «Tante squadre di serie B mi hanno cercato, ma io voglio rimanere quì perché devo vincere con la maglia biancazzurra. La società pensa in grande, la squadra è forte e la piazza ha voglia di tornare a respirare l’aria del calcio importante. Mi sento parte integrante di questo grande progetto». E domani assaporerà l’erba dell’Adriatico, nell’insolito centrocampo a tre messo a punto da Cuccureddu. «In casa non dobbiamo fare calcoli: conta solo vincere e sono sicuro che sarà così».
Notiziario. Senza considerare Mengoni (squalificato) e Zizzari (infortunato), ieri ancora lavoro differenziato per Gessa e Tognozzi che non saranno della gara.
Coppa Italia. Il Pescara giocherà, mercoledì 7 ottobre, il primo turno della fase finale all’Adriatico contro la Pro Vasto. Sfida secca, in caso di parità al 90’, supplementari ed eventualmente si calceranno i rigori.
Svezzato da Di Mascio nel vivaio, il giovane talento è pronto per dimostrare tutto il suo valore. «Spero di sì», sibila a mezza voce il centrocampista di Casalincontrada, che ha il papà vice allenatore della squadra del paese. «Sono pronto per dare il contributo e so bene che il mister ha fiducia in me, non solo adesso, ma dall’inizio della preparazione. Io sono rimasto a Pescara anche per merito suo, visto che mi ha voluto qui a tutti i costi e per questo gliene sono grato». Zappacosta ha una gran voglia di dimostrare il suo valore alla piazza pescarese, che non ha avuto modo di conoscerlo a fondo, a causa della prematura partenza prima verso Firenze e, poi, per Busto Arsizio. «Con la Fiorentina non è stata un’esperienza positiva visto che non venivo quasi mai impiegato.
Alla Pro Patria, con Franco Lerda, ho passato un’annata favolosa dove sono cresciuto tanto sotto il profilo tattico». Ora, però, l’obiettivo è quello di spiccare il volo con il Pescara. «Questa è la mia squadra. Sono cresciuto qui e prima di giocare seriamente andavo tutte le domeniche in curva nord a tifare Pescara. Sono un calciatore, ma anche un tifoso sfegatato». E in estate ha rischiato di fare le valigie, vero? «Tante squadre di serie B mi hanno cercato, ma io voglio rimanere quì perché devo vincere con la maglia biancazzurra. La società pensa in grande, la squadra è forte e la piazza ha voglia di tornare a respirare l’aria del calcio importante. Mi sento parte integrante di questo grande progetto». E domani assaporerà l’erba dell’Adriatico, nell’insolito centrocampo a tre messo a punto da Cuccureddu. «In casa non dobbiamo fare calcoli: conta solo vincere e sono sicuro che sarà così».
Notiziario. Senza considerare Mengoni (squalificato) e Zizzari (infortunato), ieri ancora lavoro differenziato per Gessa e Tognozzi che non saranno della gara.
Coppa Italia. Il Pescara giocherà, mercoledì 7 ottobre, il primo turno della fase finale all’Adriatico contro la Pro Vasto. Sfida secca, in caso di parità al 90’, supplementari ed eventualmente si calceranno i rigori.