Zeman: «Il progetto tecnico è andato a rotoli»
Il boemo: in 7 mesi a Pescara ho allenato 50 giocatori, l’anno in A ha influito sull’aspetto economico
PESCARA. Quasi tre mesi dopo l’esonero, Zdenek Zeman torna a parlare della sua esperienza a Pescara. Il boemo, a Napoli per l’evento Football Leader 2018, ha ricevuto dall’Aiac (Associazione italiana allenatori di calcio) il premio Fair Play alla carriera. «Cosa è successo tra me e Sebastiani? Penso che abbia influito negativamente l’anno in serie A per l’aspetto economico», ha detto al gironalista Salvio Imparato del gruppo Zeman, «così quello calcistico è andato a rotoli. In sette mesi ho allenato 50 giocatori e non così è facile costruire qualcosa e fare una squadra». Sebastiani ha interferito nel suo lavoro? «Lui deve gestire prima di tutto la parte economica», ha commentato l’allenatore, «anche se 50 giocatori nella rosa costano di più di quello che si poteva risparmiare prendendo calciatori utili alla squadra». Zeman ha confermato la volontà di proseguire la sua carriera. «Non dipende da me, io non mi posso chiamare, per ora non ho parlato con nessuno». Poi il tecnico ha parlato di Lorenzo Insigne, Marco Verratti e Ciro Immobile, i tre fenomeni esplosi in riva all’Adriatico nella stagione 2011-12. «Penso che Insigne sia il migliore talento italiano. Verratti è stato tre o quattro volte il miglior giocatore in Francia, anche se continuo a dire che deve giocare regista da solo in mezzo al campo. Non ha la corsa di una mezzala. Immobile ha disputato un grande campionato, è sempre generoso, si mette a disposizione della squadra e segna tanti gol. Se continuerà ad avere questa voglia sarà sempre un giocatore importante».
Infine, un giudizio sull’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli. «Per Carletto sarà una bella sfida superare i 91 punti ottenuti da Sarri nell’ultima stagione. Napoli e Lazio hanno espresso il calcio più bello del campionato, mentre la Juve gioca solo per vincere e alla fine anche in questa stagione ha avuto la meglio grazie alla sua capacità di sapersi gestire».
Infine, un giudizio sull’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli. «Per Carletto sarà una bella sfida superare i 91 punti ottenuti da Sarri nell’ultima stagione. Napoli e Lazio hanno espresso il calcio più bello del campionato, mentre la Juve gioca solo per vincere e alla fine anche in questa stagione ha avuto la meglio grazie alla sua capacità di sapersi gestire».