Serie B
Zeman: tante critiche, ma giochiamo meglio di tutti
Oggi Spezia-Pescara. L’allenatore biancazzurro: «Ovunque vado mi dicono che il nostro è il miglior calcio della B»
PESCARA. A La Spezia per cambiare marcia. Reduce dal successo casalingo con la Pro Vercelli, il Pescara vuole tornare a sorridere in trasferta dove nelle ultime due gare (a Empoli e a Bari) è tornato a casa con un pugno di mosche. Bisogna accelerare e le premesse sembrano essere incoraggianti. Zdenek Zeman vede la sua squadra in crescita e per il definitivo salto di qualità c’è bisogno di conferme in Liguria. Nella conferenza stampa della vigilia c’è spazio anche per una nuova riflessione sul calo spettatori registrato all’Adriatico, che per Zeman è stato causato dalle critiche eccessive della stampa locale. Un concetto che l’allenatore ribadisce a chiare lettere.
Magari, tornando con i tre punti in tasca da La Spezia, nel prossimo match in casa con la Ternana si potrebbe frenare l’emorragia. «Ho letto che la gente non viene allo stadio perché fiuta (probabilmente negatività, ndr) nell’aria. Visto che siete giornalisti di Pescara, dovreste creare un clima più sereno e indirizzare il pubblico a frequentare lo stadio. Chiaramente il compito primario è il nostro che dovremmo trascinare i tifosi con partite convincenti. Vi faccio un esempio. A Torino c’è Tuttosport che aiuta la Juventus, mentre qui ci sono solo critiche e i tifosi si fanno influenzare dai vostri giudizi».
Una presa disposizione netta che però non convince. L’opinione dei giornalisti può condizionare qualche giudizio, ma di certo non riempie o svuota gli stadi. L’Adriatico diventa pieno quando la squadra vince e gioca bene. E questo vale in tutte le città del mondo. Se ci sono meno spettatori rispetto a qualche settimana fa, forse il rendimento non è stato stupefacente. Inoltre, va detto che la presenza del boemo in panchina avrebbe dovuto garantire un calcio spettacolare che invece si è visto solo a sprazzi. E non bisogna dimenticare le macerie prodotte dal torneo scorso terminato con la retrocessione. Di sicuro i postumi di quella disastrosa annata non sono stati totalmente smaltiti.
Contro la Pro Vercelli, per la prima volta, è scesa in campo una squadra zemaniana. In precedenza, il Pescara non aveva ancora mostrato l’impronta del proprio allenatore. Tale giudizio è stato condiviso in ogni parte d’Italia, non solo dalla stampa locale, anche se Zdenek la pensa in modo diverso. «Le prestazioni offerte dalla squadra non sono state brutte. Ovunque andiamo, mi dicono che giochiamo il miglior calcio della B, mentre qui si sostiene il contrario. Abbiamo sbagliato solo col Brescia. Poi si parla anche dei problemi della società che per me funziona e sta lavorando bene. Ripeto, le critiche sono esagerate».
L’avversario. Lo Spezia in casa ha totalizzato 14 punti su 17 totali. Il boemo ha grande rispetto per il club ligure. «Da qualche anno cerca di andare in A, anche se non ci è ancora riuscito. La squadra di Gallo è molto aggressiva e in attacco può contare su elementi validi». Gilardino è infortunato, ma Granoche ci sarà. «Mi dispiace per Gilardino. Anch’io nella passata stagione non l’ho mai avuto a disposizione. Granoche? È un attaccante di movimento, vede la porta e non si sa mai da dove sbuca. Bisognerà fare attenzione». Poi un commento su Pessina che l’estate scorsa ha preferito lo Spezia al Pescara. «È normale che abbia scelto di seguire Gallo che lo ha avuto a Como. Anche a me è successo con Insigne che sei anni fa è venuto qui perché c’ero io. In ogni caso, Pessina poteva darci una grossa mano». Un solo precedente per il boemo al Picco: quando guidava il Lecce vinse 2-0 con gol di Caccavallo e dell’argentino Osvaldo.
Le scelte. Zeman ha problemi di abbondanza, ma è quasi certa la conferma della formazione che ha battuto la Pro Vercelli. «Mercoledì a Ortona ho schierato quelli che di solito non giocano e tutti mi hanno fatto una buona impressione. I ragazzi mi stanno mettendo in difficoltà». Out Bovo, Proietti e Balzano, tra i convocati c’è Campagnaro.
Qui Spezia. Gallo deve scegliere: 4-3-1-2 o 4-3-2-1? Nel primo caso Granoche e Forte con Mastinu a supporto, nel secondo quest’ultimo e Ammari alle spalle di Granoche. «Sarà una gara difficile da decifrare ed interpretare», ha detto Gallo, «il Pescara è una squadra giovane, che attacca con tanti uomini ed è guidata da un tecnico che ha lasciato il segno nel calcio. Dovremo stare attenti, ma ci siamo preparati bene».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Magari, tornando con i tre punti in tasca da La Spezia, nel prossimo match in casa con la Ternana si potrebbe frenare l’emorragia. «Ho letto che la gente non viene allo stadio perché fiuta (probabilmente negatività, ndr) nell’aria. Visto che siete giornalisti di Pescara, dovreste creare un clima più sereno e indirizzare il pubblico a frequentare lo stadio. Chiaramente il compito primario è il nostro che dovremmo trascinare i tifosi con partite convincenti. Vi faccio un esempio. A Torino c’è Tuttosport che aiuta la Juventus, mentre qui ci sono solo critiche e i tifosi si fanno influenzare dai vostri giudizi».
Una presa disposizione netta che però non convince. L’opinione dei giornalisti può condizionare qualche giudizio, ma di certo non riempie o svuota gli stadi. L’Adriatico diventa pieno quando la squadra vince e gioca bene. E questo vale in tutte le città del mondo. Se ci sono meno spettatori rispetto a qualche settimana fa, forse il rendimento non è stato stupefacente. Inoltre, va detto che la presenza del boemo in panchina avrebbe dovuto garantire un calcio spettacolare che invece si è visto solo a sprazzi. E non bisogna dimenticare le macerie prodotte dal torneo scorso terminato con la retrocessione. Di sicuro i postumi di quella disastrosa annata non sono stati totalmente smaltiti.
Contro la Pro Vercelli, per la prima volta, è scesa in campo una squadra zemaniana. In precedenza, il Pescara non aveva ancora mostrato l’impronta del proprio allenatore. Tale giudizio è stato condiviso in ogni parte d’Italia, non solo dalla stampa locale, anche se Zdenek la pensa in modo diverso. «Le prestazioni offerte dalla squadra non sono state brutte. Ovunque andiamo, mi dicono che giochiamo il miglior calcio della B, mentre qui si sostiene il contrario. Abbiamo sbagliato solo col Brescia. Poi si parla anche dei problemi della società che per me funziona e sta lavorando bene. Ripeto, le critiche sono esagerate».
L’avversario. Lo Spezia in casa ha totalizzato 14 punti su 17 totali. Il boemo ha grande rispetto per il club ligure. «Da qualche anno cerca di andare in A, anche se non ci è ancora riuscito. La squadra di Gallo è molto aggressiva e in attacco può contare su elementi validi». Gilardino è infortunato, ma Granoche ci sarà. «Mi dispiace per Gilardino. Anch’io nella passata stagione non l’ho mai avuto a disposizione. Granoche? È un attaccante di movimento, vede la porta e non si sa mai da dove sbuca. Bisognerà fare attenzione». Poi un commento su Pessina che l’estate scorsa ha preferito lo Spezia al Pescara. «È normale che abbia scelto di seguire Gallo che lo ha avuto a Como. Anche a me è successo con Insigne che sei anni fa è venuto qui perché c’ero io. In ogni caso, Pessina poteva darci una grossa mano». Un solo precedente per il boemo al Picco: quando guidava il Lecce vinse 2-0 con gol di Caccavallo e dell’argentino Osvaldo.
Le scelte. Zeman ha problemi di abbondanza, ma è quasi certa la conferma della formazione che ha battuto la Pro Vercelli. «Mercoledì a Ortona ho schierato quelli che di solito non giocano e tutti mi hanno fatto una buona impressione. I ragazzi mi stanno mettendo in difficoltà». Out Bovo, Proietti e Balzano, tra i convocati c’è Campagnaro.
Qui Spezia. Gallo deve scegliere: 4-3-1-2 o 4-3-2-1? Nel primo caso Granoche e Forte con Mastinu a supporto, nel secondo quest’ultimo e Ammari alle spalle di Granoche. «Sarà una gara difficile da decifrare ed interpretare», ha detto Gallo, «il Pescara è una squadra giovane, che attacca con tanti uomini ed è guidata da un tecnico che ha lasciato il segno nel calcio. Dovremo stare attenti, ma ci siamo preparati bene».
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