È coinvolta anche nell’indagine sui rifiuti: per lei c’è la richiesta di rinvio a giudizio

GIULIANOVA. Non è la prima volta che il nome di Maria Angelo Mastropietro (nella foto) finisce in un ’inchiesta della Procura. Il dirigente è indagato nell’ambito del fascicolo aperto sugli appalti rifiuti a Roseto, Silvi, Giulianova e Mosciano sempre a firma dei pm Luca Sciarretta e Andrea De Feis. I magistrati nei mesi scorsi hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio per sei degli indagati tra cui la Mastropietro, all'epoca dei fatti dirigente del settore rifiuti al Comune di Roseto. Con lei ci sono Ercole Diodoro, legale rappresentante della Diodoro ecologia, azienda rosetana che si occupa di rifiuti, il collaboratore Alessandro Di Marzio, l'ex vice sindaco di Silvi Enrico Marini, il funzionario del Comune di Silvi Carlo Durante, il consulente di Rovigo Alberto Rao. Le accuse contestate vanno dalla turbata libertà degli incanti alla falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Nell'avviso di conclusione i pm ipotizzano condotte fraudolente poste in essere al fine di favorire l'impresa Diodoro nell'aggiudicazione delle gare d'appalto. Così avevano scritto nel decreto di perquisizione: «Le ipotesi investigative ascrivono un ruolo determinante, nella commissione dei fatti illeciti oggetto di indagine, alla Diodoro ecologia, e per essa ovviamente al suo legale rappresentante Ercole Diodoro, che del resto ha visto accrescere di molto negli ultimi anni il proprio volume di affari proprio a seguito di recenti aggiudicazioni ad importanti appalti indetti da numerosi Comuni anche non abruzzesi». Accuse, quelle ipotizzate dalla Procura teramana, che ora dovranno essere provate. Dopo la notifica dell'avviso di conclusione gli indagati e la successiva richiesta di rinvio a giudizio, ora sarà un gup a decidere per il processo o per il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare è fissata per il mese di ottobre. (d.p.)