Abruzzo, un paniere di bontà nei punti vendita Autogrill
Accordo tra la società di ristorazione, Parco Gran Sasso e Coldiretti.
TERAMO. Miele, olio extravergine, salumi, lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, mortadella di Campotosto, pecorino di Farindola e canestrato di Castel del Monte. Di queste e altre bontà della montagna abruzzese si compone il paniere di 17 prodotti del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, che dal primo luglio arricchisce 44 punti vendita della società Autogrill. Li troveremo da Nord a Sud, lungo tutta la rete autostradale d’Italia, come prima iniziativa dell’ente Parco e del suo commissario per aiutare l’Abruzzo colpito dal sisma. «L’iniziativa nasce da un’idea del direttore del Centro, Luigi Vicinanza», ha spiegato il commissario del Parco Nazionale del Gran sasso e Monti della Laga, Arturo Diaconale, «lanciata all’indomani del terremoto che ha distrutto case e piazze e colpito il tessuto economico dell’Aquila».
Primi fra tutti ad aver avuto danni sono i produttori locali, «che hanno avuto un fermo di produzione e difficoltà nel commercializzare i loro prodotti». «Il progetto», ha aggiunto Diaconale, «prevede che Autogrill, la prima a rispondere all’appello del Centro, esponga in 44 punti di ristoro autostradali 17 prodotti tipici del Parco». Ad Autogrill il compito di selezionare le aziende. «Siamo già a buon punto», ha detto soddisfatto il Commissario, «ma i risultati arriveranno a medio e lungo termine: i nuovi mercati devono essere conquistati e ci vuole tempo. Siamo comunque fiduciosi che questa iniziativa “pilota” servirà a dare respiro all’economia abruzzese», si è augurato il commissario.
«Pur non avendo avuto grandi danni materiali dal terremoto», ha spiegato invece il direttore dell’ente, Marcello Maranella, «le aree che rientrano nel Parco del Gran Sasso sono tra le più penalizzate economicamente: il flusso turistico è molto diminuito, perché la gente ha paura delle continue scosse e non si avventura nel Parco». Il progetto ha dunque il sapore del rilancio di una terra, che deve ricostruire i suoi canali di mercato. «I produttori», ha aggiunto Maranella, «avranno nuovi canali di commercializzazione, mentre Autogrill potrà scoprire nuove nicchie». Meno fiducioso nei confronti dell’iniziativa è Domenico Pasetti, presidente della Coldiretti Abruzzo: «Ben venga questo sodalizio, ma non basterà. L’Abruzzo deve ricostruire la sua immagine. Nè il governo regionale nè quello nazionale sono riusciti finora a salvaguardarla».
Primi fra tutti ad aver avuto danni sono i produttori locali, «che hanno avuto un fermo di produzione e difficoltà nel commercializzare i loro prodotti». «Il progetto», ha aggiunto Diaconale, «prevede che Autogrill, la prima a rispondere all’appello del Centro, esponga in 44 punti di ristoro autostradali 17 prodotti tipici del Parco». Ad Autogrill il compito di selezionare le aziende. «Siamo già a buon punto», ha detto soddisfatto il Commissario, «ma i risultati arriveranno a medio e lungo termine: i nuovi mercati devono essere conquistati e ci vuole tempo. Siamo comunque fiduciosi che questa iniziativa “pilota” servirà a dare respiro all’economia abruzzese», si è augurato il commissario.
«Pur non avendo avuto grandi danni materiali dal terremoto», ha spiegato invece il direttore dell’ente, Marcello Maranella, «le aree che rientrano nel Parco del Gran Sasso sono tra le più penalizzate economicamente: il flusso turistico è molto diminuito, perché la gente ha paura delle continue scosse e non si avventura nel Parco». Il progetto ha dunque il sapore del rilancio di una terra, che deve ricostruire i suoi canali di mercato. «I produttori», ha aggiunto Maranella, «avranno nuovi canali di commercializzazione, mentre Autogrill potrà scoprire nuove nicchie». Meno fiducioso nei confronti dell’iniziativa è Domenico Pasetti, presidente della Coldiretti Abruzzo: «Ben venga questo sodalizio, ma non basterà. L’Abruzzo deve ricostruire la sua immagine. Nè il governo regionale nè quello nazionale sono riusciti finora a salvaguardarla».