Accoltella il rivale in amore
San Nicolò, ferito l'ex della donna contesa: è grave
TERAMO. Un attacco di gelosia che per poco non gli è costato la vita. E' accaduto lunedì sera a San Nicolò, dove una violenta discussione si è presto tramutata in un tentato omicidio. Tutto è iniziato per un guasto a un'auto.
Roberto Paci, teramano di 24 anni, e la sua nuova fidanzata che abita a San Nicolò stavano dirigendosi verso Teramo per trascorrere la serata quando l'automobile ha cominciato a fare le bizze, per cui la coppia ha deciso di tornare indietro. Erano circa le 21,15 quando i due sono tornati sotto casa di lei, vicino via Galilei. Ma hanno trovato ad aspettarli l'ex convivente di lei, L.S. disoccupato di 25 anni. L.S. e la ragazza, 29enne, di San Nicolò, si erano lasciati da circa un mese ma lui è ancora molto innamorato. Vederla con il suo successore lo ha accecato di rabbia. Prima L.S. se l'è presa con la sua ex convivente ed è voltato anche qualche schiaffo. Poi però il fulcro dello scontro si è spostato e Roberto Paci ed L.S. hanno cominciato a darsele. Fino a quando Paci ha tirato fuori un coltello a serramanico e ha tirato un fendente al fianco sinistro a L.S..
La coltellata ha immediatamente messo fine alla rissa, sulle prime L.S. non si è accorto della gravità della ferita, ma poi è caduto a terra. Sul posto è stato chiamato il 113: una volante è arrivata in pochi minuti, mentre L.S. veniva trasportato al pronto soccorso del Mazzini. Sono state raccolte alcune testimonianze e poi gli agenti hanno rintracciato Paci, che nel frattempo era andato via. L'hanno intercettato al pronto soccorso dell'ospedale di Teramo, dove probabilmente, anche se non aveva lesioni apprezzabili, era andato per farsi refertare in vista di un'ipotetica denuncia per rissa. Gli agenti hanno raccolto la sua deposizione: in un primo momento ha raccontato che per difendersi aveva raccolto da terra un punteruolo o una specie di tondino di ferro, con cui aveva dato il colpo a L.S. Una versione non compatibile con il tipo di ferita riportata da L.S., tantopiù che il pezzo di ferro non è stato trovato.
Ben presto gli uomini della Volante, coordinati da Roberto Di Benedetto, e quella della Squdra mobile, coordinati da Gennaro Capasso, hanno accertato la verità. E, intorno all'1,30, hanno ritrovato il coltello, buttato da Paci in una siepe accanto al pronto soccorso, appena ha visto gli agenti ad aspettarlo. Paci è stato dunque arrestato e portato nel carcere di Castrogno per tentato omicidio. Intanto, nella notte, L.S. è stato operato nel reparto di chirurgia dell'ospedale di Teramo. L'intervento, durato un paio d'ore, è stato eseguito dal chirurgo e consigliere comunale Piero Romanelli che ha accertato la coltellata al fianco sinistro, penetrata nell'addome, non ha leso organi vitali. Ora il paziente è ricoverato in prognosi riservata ma i medici contano di sciogliere la prognosi già oggi.
Roberto Paci, teramano di 24 anni, e la sua nuova fidanzata che abita a San Nicolò stavano dirigendosi verso Teramo per trascorrere la serata quando l'automobile ha cominciato a fare le bizze, per cui la coppia ha deciso di tornare indietro. Erano circa le 21,15 quando i due sono tornati sotto casa di lei, vicino via Galilei. Ma hanno trovato ad aspettarli l'ex convivente di lei, L.S. disoccupato di 25 anni. L.S. e la ragazza, 29enne, di San Nicolò, si erano lasciati da circa un mese ma lui è ancora molto innamorato. Vederla con il suo successore lo ha accecato di rabbia. Prima L.S. se l'è presa con la sua ex convivente ed è voltato anche qualche schiaffo. Poi però il fulcro dello scontro si è spostato e Roberto Paci ed L.S. hanno cominciato a darsele. Fino a quando Paci ha tirato fuori un coltello a serramanico e ha tirato un fendente al fianco sinistro a L.S..
La coltellata ha immediatamente messo fine alla rissa, sulle prime L.S. non si è accorto della gravità della ferita, ma poi è caduto a terra. Sul posto è stato chiamato il 113: una volante è arrivata in pochi minuti, mentre L.S. veniva trasportato al pronto soccorso del Mazzini. Sono state raccolte alcune testimonianze e poi gli agenti hanno rintracciato Paci, che nel frattempo era andato via. L'hanno intercettato al pronto soccorso dell'ospedale di Teramo, dove probabilmente, anche se non aveva lesioni apprezzabili, era andato per farsi refertare in vista di un'ipotetica denuncia per rissa. Gli agenti hanno raccolto la sua deposizione: in un primo momento ha raccontato che per difendersi aveva raccolto da terra un punteruolo o una specie di tondino di ferro, con cui aveva dato il colpo a L.S. Una versione non compatibile con il tipo di ferita riportata da L.S., tantopiù che il pezzo di ferro non è stato trovato.
Ben presto gli uomini della Volante, coordinati da Roberto Di Benedetto, e quella della Squdra mobile, coordinati da Gennaro Capasso, hanno accertato la verità. E, intorno all'1,30, hanno ritrovato il coltello, buttato da Paci in una siepe accanto al pronto soccorso, appena ha visto gli agenti ad aspettarlo. Paci è stato dunque arrestato e portato nel carcere di Castrogno per tentato omicidio. Intanto, nella notte, L.S. è stato operato nel reparto di chirurgia dell'ospedale di Teramo. L'intervento, durato un paio d'ore, è stato eseguito dal chirurgo e consigliere comunale Piero Romanelli che ha accertato la coltellata al fianco sinistro, penetrata nell'addome, non ha leso organi vitali. Ora il paziente è ricoverato in prognosi riservata ma i medici contano di sciogliere la prognosi già oggi.
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