Addio a Lolli, padre del nuovo ospedale
Leader della Dc dal dopoguerra al ’68, avviò e seguì i lavori.
TERAMO. E’ stato il protagonista della nascita e degli anni d’oro dell’ospedale. Gino Lolli, 87 anni, è morto ieri mattina dopo una lunga malattia. Da un paio di giorni era ricoverato all’ospedale di Giulianova, dove era stato accompagnato dai familiari proprio in seguito all’aggravarsi del male contro cui stava combattendo da tempo. Al nome di Gino Lolli è legata anche la storia della Dc teramana, dal dopoguerra fino agli anni ’70. Per rendere omaggio al fondatore dell’ospedale, creato insieme a Bernardo Gramenzi, nella serata di ieri è stata allestita una camera ardente nella sala convegni del “Mazzini”.
Teramano molto legato alla sua città, Gino Lolli ha ricoperto ruoli chiave in un periodo fondamentale sia per la sanità pubblica che per la rinascita della Dc dopo il fascismo. Da presidente del comitato di gestione della Ulss aveva dato avvio alla costruzione del nuovo ospedale. «Erano gli anni ’60», ricorda l’ex parlamentare democristiano Antonio Tancredi, «i lavori partirono contemporaneamente in tutte le province, ma a Teramo furono ultimati molto prima delle altre». Merito di Lolli, che insieme a Gramenzi prese di petto la questione. «Seguiva i lavori personalmente ogni giorno», sottolinea ancora l’ex deputato, presidente della Banca di Teramo, «e dalla Regione ottenne anche il finanziamento per il padiglione nuovo dell’ospedale. Lui e Gramenzi sapevano farsi ascoltare».
L’attività alla giuda della sanità teramana in quegli anni s’intrecciò all’impegno politico. Lolli fu segretario comunale della Dc fino al 1968. «Con lui il partito ottenne la maggioranza assoluta in Comune», sottolinea ancora Tancredi, «e diede un contributo fondamentale alla crescita della città». In politica il nome di Lolli, che è stato anche presidente dell’ente comunale di assistenza, si associa a quello dell’allora sindaco Carino Gambacorta. Dopo l’addio all’impegno attivo nella Dc si dedicò alla presidenza della corale Verdi, incarico che ha mantenuto fino all’anno scorso. Vedovo, era sposato con Lalletta Ammazzalorso, morta qualche anno fa, Gino Lolli non aveva figli ed era molto legato alla sorella Elisa e alle tre nipoti: Concetta, Grazia e Gabriella. I funerali si terranno oggi alle 15,30 in cattedrale.
Teramano molto legato alla sua città, Gino Lolli ha ricoperto ruoli chiave in un periodo fondamentale sia per la sanità pubblica che per la rinascita della Dc dopo il fascismo. Da presidente del comitato di gestione della Ulss aveva dato avvio alla costruzione del nuovo ospedale. «Erano gli anni ’60», ricorda l’ex parlamentare democristiano Antonio Tancredi, «i lavori partirono contemporaneamente in tutte le province, ma a Teramo furono ultimati molto prima delle altre». Merito di Lolli, che insieme a Gramenzi prese di petto la questione. «Seguiva i lavori personalmente ogni giorno», sottolinea ancora l’ex deputato, presidente della Banca di Teramo, «e dalla Regione ottenne anche il finanziamento per il padiglione nuovo dell’ospedale. Lui e Gramenzi sapevano farsi ascoltare».
L’attività alla giuda della sanità teramana in quegli anni s’intrecciò all’impegno politico. Lolli fu segretario comunale della Dc fino al 1968. «Con lui il partito ottenne la maggioranza assoluta in Comune», sottolinea ancora Tancredi, «e diede un contributo fondamentale alla crescita della città». In politica il nome di Lolli, che è stato anche presidente dell’ente comunale di assistenza, si associa a quello dell’allora sindaco Carino Gambacorta. Dopo l’addio all’impegno attivo nella Dc si dedicò alla presidenza della corale Verdi, incarico che ha mantenuto fino all’anno scorso. Vedovo, era sposato con Lalletta Ammazzalorso, morta qualche anno fa, Gino Lolli non aveva figli ed era molto legato alla sorella Elisa e alle tre nipoti: Concetta, Grazia e Gabriella. I funerali si terranno oggi alle 15,30 in cattedrale.