Aggrediti dai tifosi scatenati
In 40 di Taranto con cinte e bottiglie contro i giuliesi
GIULIANOVA. In quaranta hanno aggredito con cinte e bottiglie di birra dieci giuliesi. Solo l’intervento del reparto mobile della polizia e dei carabinieri ha evitato che il prepartita Giulianova-Taranto si trasformasse in una mega rissa. Ma un tifoso giuliese ha rischiato di perdere un occhio per una scheggia di vetro.
La guerriglia urbana comincia tra piazza della Libertà e via del Popolo mezz’ora prima della partita allo stadio Fadini che il Giulianova pareggerà con il Taranto con il risultato di zero a zero.
Alle 14, un gruppo di cinque auto guidate da tifosi pugliesi si ferma per chiedere informazioni a un vigile urbano. I tifosi ospiti però vengono apostrofati con battute da rivali della tifoseria giuliese.
La reazione dei tarantini è violenta rispetto ai semplici sfottò dei giallorosi. I pugliesi, infatti, scendono dalle loro auto mentre sul posto sopraggiungono, sempre in macchina, altri dieci mezzi guidati da tarantini, e circondano i giuliesi.
Sono più di quaranta contro dieci, si sfilano le cinte dai pantaloni e brandiscono anche bottiglie di birra. Così caricano e aggrediscono i rivali della tifoseria del Giulianova, in particolare circondano una vecchia Fiat Uno e infrangono il parabrezza dell’utilitaria alla cui guida c’è un tifoso giuliese che indossa una sciarpa della squadra del cuore.
Una scheggia di vetro colpisce alla testa e sfiora l’occhio del giuliese mentre i carabinieri, presenti in via del Popolo, chiedono l’aiuto del reparto mobile della polizia che arriva sul posto in tenuta antisommossa e costringe i tarantini a darsi alla fuga verso l’ospedale.
Che fosse una partita a rischio era noto da giorni, soprattutto dopo l’annuncio dell’arrivo di 700 tifosi da Taranto, molti dei quali senza neppure il biglietto per entrare allo stadio.
Ma sembrava finita, dopo questi 20 minuti di violenza urbana, che hanno costretto la polizia municipale a sbarrare al traffico, per motivi di sicurezza, un tratto di via Migliori. La violenza però è riesplosa durante la partita quando il massaggiatore della squadra pugliese ha una reazione incivile che innesca la rivolta dei tifosi giuliesi e costringe il capitano dei carabinieri Luigi Dellegrazie a sospendere la gara per oltre due minuti.
Il massaggiatore, infatti, si avvicina alla rete che separa il campo del Fadini dalla tribuna e comincia a sputare contro i tifosi che, provocati, cercano di entrare sul terreno di gioco. Ma i carabinieri con il loro capitano riescono a scongiurare una mega rissa. (l.c.)
La guerriglia urbana comincia tra piazza della Libertà e via del Popolo mezz’ora prima della partita allo stadio Fadini che il Giulianova pareggerà con il Taranto con il risultato di zero a zero.
Alle 14, un gruppo di cinque auto guidate da tifosi pugliesi si ferma per chiedere informazioni a un vigile urbano. I tifosi ospiti però vengono apostrofati con battute da rivali della tifoseria giuliese.
La reazione dei tarantini è violenta rispetto ai semplici sfottò dei giallorosi. I pugliesi, infatti, scendono dalle loro auto mentre sul posto sopraggiungono, sempre in macchina, altri dieci mezzi guidati da tarantini, e circondano i giuliesi.
Sono più di quaranta contro dieci, si sfilano le cinte dai pantaloni e brandiscono anche bottiglie di birra. Così caricano e aggrediscono i rivali della tifoseria del Giulianova, in particolare circondano una vecchia Fiat Uno e infrangono il parabrezza dell’utilitaria alla cui guida c’è un tifoso giuliese che indossa una sciarpa della squadra del cuore.
Una scheggia di vetro colpisce alla testa e sfiora l’occhio del giuliese mentre i carabinieri, presenti in via del Popolo, chiedono l’aiuto del reparto mobile della polizia che arriva sul posto in tenuta antisommossa e costringe i tarantini a darsi alla fuga verso l’ospedale.
Che fosse una partita a rischio era noto da giorni, soprattutto dopo l’annuncio dell’arrivo di 700 tifosi da Taranto, molti dei quali senza neppure il biglietto per entrare allo stadio.
Ma sembrava finita, dopo questi 20 minuti di violenza urbana, che hanno costretto la polizia municipale a sbarrare al traffico, per motivi di sicurezza, un tratto di via Migliori. La violenza però è riesplosa durante la partita quando il massaggiatore della squadra pugliese ha una reazione incivile che innesca la rivolta dei tifosi giuliesi e costringe il capitano dei carabinieri Luigi Dellegrazie a sospendere la gara per oltre due minuti.
Il massaggiatore, infatti, si avvicina alla rete che separa il campo del Fadini dalla tribuna e comincia a sputare contro i tifosi che, provocati, cercano di entrare sul terreno di gioco. Ma i carabinieri con il loro capitano riescono a scongiurare una mega rissa. (l.c.)