Alba Adriatica, alimenti scaduti sequestrati in un negozio cinese
Nuovo provvedimento del Comune dopo il blitz effettuato dalla guardia di finanza di Giulianova lo scorso 5 dicembre
ALBA ADRIATICA. Lo scorso 5 dicembre, la guardia di finanza di Giulianova fece irruzione in un negozio etnico di Alba scoprendo prodotti alimentari non vendibili per una serie di ragioni. Le Fiamme gialle procedettero al sequestro di generi alimentari scaduti e senza etichetta. Il verbale redatto dai finanzieri è stato rimesso al Comune di Alba Adriatica per l’applicazione dei provvedimenti, in quanto spetta al sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale, firmare l’ordinanza di conferma del sequestro amministrativo a tutela della salute pubblica. E così è stato fatto. Il sindaco Franchino Giovannelli ha emesso il provvedimento amministrativo. Le Fiamme gialle avevano ritirato dagli scaffali di un esercente cinese con sede ad Alba Adriatica un notevole quantitativo di prodotti alimentari scaduti nel 2011 ed altri scaduti negli ultimi mesi del 2012. Per la precisione sono stati ritirati dal commercio 1200 pezzi di prodotti alimentari non etichettati e 537 pezzi scaduti e posti comunque in vendita. Alba Adriatica non è nuova ad applicazioni di ordinanza a difesa e tutela della salute pubblica e della pubblica incolumità. Il Comune ha emesso finora diversi provvedimenti di sequestro alimentare in cui erano coinvolti negozi etnici. I provvedimenti scattarono a seguito di verbali di sequestro emessi oltre che dalle fiamme gialle anche dalla guardia costiera (vennero trovati prodotti ittici surgelati senza l’etichetta di provenienza e scadenza) e dai carabinieri del Nas di Pescara. La scorsa estate furono temporaneamente sospese anche due attività: un centro estetico gestito da stranieri perchè privo delle certificazioni di agibilità e delle autorizzazioni sanitarie oltre a quelle di natura urbanistica.(a.d.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA