Alba Adriatica, fuggono cinque dei 17 profughi afgani minorenni ritrovati sull'A14
Erano ospiti in una casa-famiglia. Quasi certamente hanno preso la via del Nord per raggiungere anche loro la Germania insieme agli altri connazionali più grandi ai quali è stato notificato il decreto di espulsione
ALBA ADRIATICA. Di starsene in una casa-famiglia, evidentemente, non ne volevano sapere; e così – com’era prevedibile che accadesse – sono scappati. Cinque dei 17 profughi afgani minorenni, ospiti da domenica del Comune di Alba Adriatica prima e di case-famiglia della provincia poi, hanno fatto perdere le loro tracce. Quasi certamente hanno preso la via del Nord per raggiungere anche loro la Germania insieme agli altri connazionali più grandi ai quali è stato notificato il decreto di espulsione.
Il gruppo di afgani aveva raggiunto, in clandestinità, l’Italia via autostrada, stipato su un Tir che li ha condotti fino all’altezza dell’area di servizio Tortoreto Est. I 17 giovani profughi di età compresa tra i 15 e i 16 anni sono stati assegnati alle case famiglia di San Nicolò a Tordino, Isola del Gran Sasso e Tortoreto. Qui sarebbero dovuti rimanere fino a data da destinarsi a carico del Comune di Alba Adriatica, al quale compete la spesa per l’assistenza dei ragazzi. Mediamente, per le casse dell’ente il costo giornaliero per ogni minorenne profugo è di 60 euro (64 per cento a carico del Comune albense e 36 a carico dell’Unione di Comuni Val Vibrata). Per l’ente locale, le cui economie non sono certo floride, significa un esborso giornaliero di circa 500 euro al giorno per badare ai nuovi “figli”. Dei giovani afgani si occupano i servizi sociali comunali, mentre l’assessorato al bilancio deve ripianificare le previsioni di spesa per il sostentamento dei ragazzi. (adp)