Alluvione nel Teramano, ora i soldi possono arrivare

Stato d'emergenza prorogato. Area di crisi, il vice del ministro Passera cerca fondi

VAL VIBRATA. Uno spiraglio per due ferite aperte, in Val Vibrata e non solo. Il primo lo fa intravedere il governatore Chiodi: ieri ha annunciato la proroga dello stato di emergenza per l'alluvione del marzo 2011. La Regione aveva dimenticato di chiederla entro i termini. Per questo alle Marche sono arrivati 25 milioni dal governo e alla provincia di Teramo - la Vibrata è stato uno dei territori più colpiti - nemmeno un centesimo. Ora si spera che l'iter riprenda e un ristoro, anche parziale, dei 120 milioni di euro di danni, ci sia.

L'altro spiraglio lo dà il Pd. L'argomento è il sostegno all'economia della Vibrata, su cui peraltro martedì c'è stato un incontro con il ministro Fabrizio Barca di una delegazione teramana capeggiata dalla Provincia. Proprio nelle stesse ore i due consiglieri regionali del Pd Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca erano a colloquio col sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. Lo stesso che la delegazione teramana, durante l'incontro con Barca, ha deciso di incontrare nei prossimi giorni.

I due consiglieri hanno anticipato tutti e "grazie all'impegno dei parlamentari abruzzesi, coordinati dal senatore del Pd Giovanni Legnini", l'altroieri mattina l'hanno incontrato. "Abbiamo chiesto al sottosegretario", annunciano Di Luca e Ruffini, "quale strada percorrere affinchè il protocollo d'intesa Vibrata-Tronto del 2008 venga trasformato in un accordo di programma. La nostra richiesta è sempre la stessa: per rilanciare la Val Vibrata serve che la Regione e il governo mettano a disposizione dei finanziamenti tramite un accordo di programma. Non può essere abbandonato a se stesso un territorio che da sempre è stato il traino dell'economia teramana".

Nell'incontro i consiglieri hanno chiesto un'attenzione particolare del governo su quest'area anche perchè ci sono privati disposti a investire somme importanti, basta che il governo assicuri "un sostegno parziale". Da qui la richiesta di "ottenere nelle code dei finanziamenti un rilievo importante".

"Abbiamo avuto la disponibilità del sottosegretario ad analizzare bene la vicenda Vibrata", spiegano, "lo stesso si è impegnato con determinazione affinchè al ministero verifichino se vi sono residui di finanziamento legati a vecchi accordi di programma e che possano essere rimodulati e destinati a finanziare l'accordo Vibrata-Tronto e approfondiranno le ragioni che hanno portato alla non approvazione dell'accordo".

Poi rivolgono un appello a Chiodi e alla sua maggioranza: "La Regione deve dire con chiarezza come intende finanziare l'accordo di programma. Altrimenti il protocollo d'intesa resterà tale. Chiodi deve individuare un canale di finanziamento, come ha fatto per la Val Peligna, inserita nei fondi Fas".

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