lo scontro dopo il consiglio su delfico ed edifici scolastici  

Antonetti: «Emergenza irrisolta, il sindaco e D’Angelo vadano via» 

TERAMO. All’indomani del consiglio comunale straordinario sulle scuole, voluto dall’opposizione per avere un quadro sulle condizioni di sicurezza e sull’emergenza Delfico, Forza Italia tuona contro...

TERAMO. All’indomani del consiglio comunale straordinario sulle scuole, voluto dall’opposizione per avere un quadro sulle condizioni di sicurezza e sull’emergenza Delfico, Forza Italia tuona contro il sindaco Gianguido D’Alberto e il presidente della Provincia Camillo D’Angelo e ne che chiede le dimissioni. È il consigliere Carlo Antonetti a firmare una dura nota contro gli amministratori, che si apre così: «Teramo non è un Principato e i cittadini e i consiglieri di minoranza non sono dei sudditi», scrive il forzista che mette sotto accusa le spiegazioni, ritenute lacunose, rese in aula dal primo cittadino e dal vertice della Provincia, ma anche dal suo vice Andrea Core, e dall’assessore comunale Marco Di Marcantonio circa lo stato delle scuole, i fondi e gli indici di vulnerabilità.
«Niente di niente sul punto e sulla evidente e incontestabile colposa inerzia e mancata ricostruzione delle scuole con finanziamenti ricevuti già dal 2017 e mancata realizzazione della scuola Jolly dal 2018», scrive Antonetti, «anche sul Delfico è emersa una cosa molto grave relativa a una richiesta di produzione documentale da parte dell’autorità giudiziaria pervenuta a giugno 2024 alla Provincia e mai dalla stessa spontaneamente evasa. Se avesse adempiuto si sarebbe potuto evitare il sequestro? Nessuno può saperlo», scrive il consigliere che contesta anche l’atto di indirizzo politico portato a sorpresa in aula da Core, e votato dalla maggioranza, sui due siti dove realizzare le scuole jolly. Si tratta dell’area adiacente la scuola D'Alessandro e quella del parcheggio San Francesco, accanto al McDonald’s. Antonetti parla di «colpo di teatro» e di un documento presentato senza alcuna condivisione con l’opposizione nel modo e nei contenuti. «È sconcertante verificare come tale atto di indirizzo sia privo di una qualsiasi relazione tecnica in ordine sia alla fattibilità che alla virtuosità dei due siti così come, peraltro, avvenuto per tutti gli altri 17 siti che il presidente della Provincia ha detto di aver indicato al sindaco e per i quali non ha ricevuto alcuna relazione di risposta se non sui giornali. Nonostante le nostre giuste osservazioni e l’idea di approfondire seriamente il tema ed eventualmente inserire l’area del vecchio stadio comunale o la costruenda Casa dello studente dell’Adsu, la maggioranza ha deciso di votarlo», conclude Antonetti che critica l'assenza di dialogo tra Provincia e Comune. (v.m.)