Apre a Colonnella l’anti-Ikea L’outlet del mobile italiano
Il 19 dicembre l’inaugurazione di Do.It riviera adriatica Esposito: quando c’è crisi è meglio alzare le saracinesche
COLONNELLA. Respinge il colore nero della crisi e sfida a viso aperto chi vaticina ancora mesi bui per l’economia. Per Mario Esposito, l’ideatore del Design outlet italiano, «l’attesa è la morte dei progetti». Meglio alzare le saracinesche che abbassarle «perché la congiuntura», sentenzia l’imprenditore che aprirà altri sette centri del genere, «deve aiutarci a rilanciare l’economia».
Il “D-day” della sua creatura, il grande insediamento dell’arredamento 100 per cento italiano, scatterà il 19 dicembre alle 17,30 quando accenderà le insegne della “Do.It Riviera Adriatica” di Colonnella.
Nella cittadella del design, del mobile, dell’arredo e dei complementi per la casa rigorosamente made in Italy, Esposito sperimenterà la formula che lo ha portato a farsi notare anche in campo europeo tanto da ricevere ammiccamenti dalla Francia: solo brand del Bel Paese, con sconti dal 30 al 70 per cento tutto l’anno su 16mila metri quadrati di superficie. L’imprenditore “anti Ikea” sorride se qualcuno lo accosta agli svedesi dell’arredamento fai da te. «La nostra è tutta un’altra storia», dice con soddisfazione l’imprenditore romano cresciuto a pane, marketing e design. La sua storia l’ha raccontata ieri davanti ad una folta platea alla quale ha illustrato il suo “retail in progress” di Colonnella, nell’area in cui sono sorti il centro Commerciale Val Vibrata, il parco commerciale Arcobaleno, il Cineplex Val Vibrata. La Do.It Riviera Adriatica, costata 40milioni di euro, si compone di 60 locali commerciali dentro cui saranno ospitati 80 marchi dell’arredo e complementi italiani, 1.200 posti auto, una sala convegni, aree giochi e ristorazione. Nella fase di start up ha previsto un centinaio di posti di lavoro ma, a regime, l’occupazione (info su www.designoutletitaliano.com e www.retailinprogress.com) dovrebbe salire a 150 unità. La nascita dell’outlet del mobile e del design ha avuto vita travagliata. Dopo il fallimento dell’impresa a cui era stata affidata la costruzione del complesso commerciale, un abruzzese, Giovanni La Croce, nella veste di amministratore riuscì a riconquistare la fiducia di banche e partners vari per far ripartire il cantiere. Il “vestito” a quelle nude mura lo ha poi messo Esposito che ha curato marketing e gestione attraverso il concept unico di arredo e design. «Ricordo quando il compianto sindaco di Colonnella, Marco Iustini, con ostinazione spinse perché questo sogno si realizzasse», ricorda commosso Esposito. «Il centro commerciale tematico si caratterizzerà per lo spazio laboratorio , chiamato Officina 42, in cui dare sfogo alla creatività di giovani architetti e designer. Ci saranno la Kinder House dedicata ai bambini con aree laboratorio anche di cucina, uno spazio per l’«acquisto d’impulso dedicato a tappeti e tende e The Italian mall con le migliori firme del complemento e del tessile». C’è poi la partnership con il consorzio Prosa, il Teatro stabile d’Abruzzo e il Costa dei Parchi. Per il presidente del Prosa, Tito Rubini, si tratta di una grande opportunità per i marchi locali del mobile, per il consigliere regionale Emiliano Di Matteo l’iniziativa imprenditoriale è volano per l’economia ed il turismo, per il sindaco di Colonnella, Leandro Pollastrelli è la risposta che il territorio aspettava. La partnership con il Tsa rappresentato da Ezio Rainaldi conferisce il sigillo culturale.
Alex De Palo
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