Arredamento, 45 imprese insieme per sfidare la crisi

Il consorzio Palm partecipa al bando per il polo d’innovazione del mobile Pompilii: «Uniti abbiamo arredato un grattacielo in Qatar in 27 giorni»

TERAMO. Polo del mobile, questa è la volta buona. Dovrebbe decollare a giorni il consorzio di mobilifici e affini, molti dei quali teramani, che attraverso un’azione comune vogliono sfidare la crisi e, soprattutto, agganciare la ripresa.

Il consorzio si era già costituito nell’aprile del 2012 ma per un errore tecnico - il polo per accedere ai finanziamenti della Regione deve essere costituito da almeno 40 aziende ma alcune delle associate non avevano le caratteristiche - non è decollato. Però il 30 settembre di quest’anno la Regione ha deliberato il bando per la costituzione del polo del legno, che scadrà il 15 novembre. E il Palm (polo dell’arredo, legno mobile) ha partecipato. «Dal 2012 qualche azienda è scomparsa», esordisce il presidente, Primo Pompilii, «quindi siamo scesi a 35, ma sono entrate sei nuove imprese, per cui siamo a 41. In più annoveriamo la partecipazione delle università di Teramo e L'Aquila, oltre a Confindustria, Api, Cna e l’Isia di Roma che si occupa di design. Abbiamo anche come partner le Camere di commercio di due città del Brasile. Pensiamo di essere l'unica società che si propone come polo, visto che il grosso delle aziende in questo settore è in provincia di Teramo». Il presidente annuncia che il polo entrerà subito in attività. I fondi a disposizione, per ora, ammontano a 200mila euro, ma soprattutto è importante avere la possibilità di accedere ai bandi specifici per i poli. «Aspettiamo l'esito del bando, poi faremo le assunzioni per gestire il polo, cercheremo profili altamente specializzati».

«Ci stiamo già attrezzando per l'internazionalizzazione», aggiunge Pompilii, «abbiamo richieste dal Magreb e da Angola e Nigeria, oltre che dalla Cina. In alcuni casi ci chiedono di aprire attività in loco in cui utilizzare know how delle aziende abruzzesi. Questo è uno strumento per uscire dalla crisi. L'altro è innovare: ci devono aiutare le università. Contiamo molto su quelle di Teramo e L'Aquila, ma anche quelle di Pescara con la facoltà di architettura e di Ascoli dove fanno design industriale». Altra direttrice su cui il Palm si muoverà riguarda i profili professionali. «Bisogna far crescere il livello professionale nel design e pianificazione e controllo di gestione - attività che nelle piccole aziende difficilmente vengono svolte - oltre a professionisti della vendita, settore spesso lasciato all'estro di ognuno. Se le aziende sono in crisi è perchè non ci sono persone in grado di approcciare mercati diversi da quello italiano. Inoltre muoversi da soli significa spendere molte energie, risorse ed essere comunque deboli. Bisogna fare squadra».

Anche se il polo ha subito uno stop alcune aziende hanno fatto “massa critica” e hanno arredato un grattacielo a 38 piani, sede del ministero di Grazia e giustizia a Doha, capitale del Qatar. Pompilii, che è a capo dell’Arcadia di Castelnuovo, spiega che si è aggiudicato l’appalto per l’arredamento: «l’abbiamo completato in 27 giorni, da soli non ce l’avremmo fatta. Abbiamo fatto rete con altre aziende del polo: noi siamo specializzati in alluminio e acciaio, abbiamo coinvolto chi lavora vetro e legno».

©RIPRODUZIONE RISERVATA