Arriva la radiazione per il medico no-vax
Notificato l’atto a Petrella. Il ginecologo: «Non sono contrario al vaccino anti papilloma, ma solo alla sua obbligatorietà»
TERAMO. E alla fine è arrivata. Poco meno di un mese fa il ginecologo Roberto Petrella annunciava la sua radiazione dall’albo dei medici. E l’Ordine ribatteva che il procedimento non era ancora concluso. Ora a Petrella è arrivata la Pec che gli notifica la radiazione.
Tutto è iniziato con la campagna condotta dal ginecologo ormai da anni contro la vaccinazione gratuita e obbligatoria contro l’Hpv, cioè il papilloma virus, sulle ragazze di 12 anni. Petrella ha sempre sostenuto – a voce e sui social – che quel vaccino non solo è inutile in molti casi, ma può essere addirittura dannoso. Da qui l’esposto e il procedimento disciplinare dell’Ordine dei medici, presieduto da Cosimo Napoletano.
Ma il ginecologo, che ha 72 anni ed è in pensione dopo aver lavorato una vita nei consultori, non ci sta. «La decisione del 9 luglio è incomprensibile nella parte in cui vengono espresse motivazioni non contestate della mia radiazione», commenta Petrella, «mi hanno radiato perchè su Facebook sono contro la vaccinazione anti-papilloma virus, ma è una vita che sono contrario all'obbligatorietà del vaccino. Ho sempre detto che deve essere facoltativo. Per questo aspetto ho subito un procedimento già archiviato da parte dell'Ordine dei medici di Teramo, all'epoca della presidenza di Filippo Di Sabatino. Nel 2013, poi, per gli stessi motivi per cui oggi vengo radiato, la commissione disciplinare della Asl ha archiviato il caso».
Sostanzialmente Petrella sostiene di non essere totalmente contrario al vaccino contro l’Hpv, ma solo che è contrario al fatto che sia obbligatorio. «Ogni medico di base o pediatra di base che consiglia i vaccini deve fare un'accurata anamnesi dei genitori e del bambino», incalza, «poi si devono visitare i bambini, sia il medico che consiglia che il medico vaccinatore. Loro devono seguire il bambino: se ha febbre, vomito o cefalea dopo la vaccinazione. Lo dice il ministero della Salute, lo ha mia fatto qualcuno questo?».
Petrella annuncia che farà immediatamente ricorso. «Il ricorso è al ministero dove c'è una commissione apposita: mi permetterà di seguitare a lavorare, perchè sospende la radiazione», precisa il ginecologo, «ma sto valutando se ci sono i presupposti di una denuncia penale per violazione privata. Oltre ovviamente al mio avvocato, incontrerò un giudice in pensione di Roma per farmi consigliare. Io penso che ci sia stato un accanimento nei miei confronti. Come si fa a radiare un medico che sta peraltro in pensione? E chi si appropria dei soldi dei pazienti non merita alcun provvedimento? A margine faccio notare che fra i componenti dell'Ordine dei medici che ha deciso sulla mia radiazione non c'è un ginecologo. E peraltro non mi hanno fatto parlare».
Il ginecologo, famoso per le sue battaglie fuori dagli schemi e per le sue espressioni colorite conclude con una battuta: «Per me è un onore essere il primo medico radiato dell'Abruzzo per questi motivi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Tutto è iniziato con la campagna condotta dal ginecologo ormai da anni contro la vaccinazione gratuita e obbligatoria contro l’Hpv, cioè il papilloma virus, sulle ragazze di 12 anni. Petrella ha sempre sostenuto – a voce e sui social – che quel vaccino non solo è inutile in molti casi, ma può essere addirittura dannoso. Da qui l’esposto e il procedimento disciplinare dell’Ordine dei medici, presieduto da Cosimo Napoletano.
Ma il ginecologo, che ha 72 anni ed è in pensione dopo aver lavorato una vita nei consultori, non ci sta. «La decisione del 9 luglio è incomprensibile nella parte in cui vengono espresse motivazioni non contestate della mia radiazione», commenta Petrella, «mi hanno radiato perchè su Facebook sono contro la vaccinazione anti-papilloma virus, ma è una vita che sono contrario all'obbligatorietà del vaccino. Ho sempre detto che deve essere facoltativo. Per questo aspetto ho subito un procedimento già archiviato da parte dell'Ordine dei medici di Teramo, all'epoca della presidenza di Filippo Di Sabatino. Nel 2013, poi, per gli stessi motivi per cui oggi vengo radiato, la commissione disciplinare della Asl ha archiviato il caso».
Sostanzialmente Petrella sostiene di non essere totalmente contrario al vaccino contro l’Hpv, ma solo che è contrario al fatto che sia obbligatorio. «Ogni medico di base o pediatra di base che consiglia i vaccini deve fare un'accurata anamnesi dei genitori e del bambino», incalza, «poi si devono visitare i bambini, sia il medico che consiglia che il medico vaccinatore. Loro devono seguire il bambino: se ha febbre, vomito o cefalea dopo la vaccinazione. Lo dice il ministero della Salute, lo ha mia fatto qualcuno questo?».
Petrella annuncia che farà immediatamente ricorso. «Il ricorso è al ministero dove c'è una commissione apposita: mi permetterà di seguitare a lavorare, perchè sospende la radiazione», precisa il ginecologo, «ma sto valutando se ci sono i presupposti di una denuncia penale per violazione privata. Oltre ovviamente al mio avvocato, incontrerò un giudice in pensione di Roma per farmi consigliare. Io penso che ci sia stato un accanimento nei miei confronti. Come si fa a radiare un medico che sta peraltro in pensione? E chi si appropria dei soldi dei pazienti non merita alcun provvedimento? A margine faccio notare che fra i componenti dell'Ordine dei medici che ha deciso sulla mia radiazione non c'è un ginecologo. E peraltro non mi hanno fatto parlare».
Il ginecologo, famoso per le sue battaglie fuori dagli schemi e per le sue espressioni colorite conclude con una battuta: «Per me è un onore essere il primo medico radiato dell'Abruzzo per questi motivi».
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