Artigiano assassinatocon numerose coltellate
Omicidio a Teramo. Un artigiano di 70 anni, Ennio Costantini, è stato trovato ucciso all'interno della sua azienda da un vigilante nella zona industriale di San Nicolò a Tordino.L'uomo, ex istruttore di sollevamento pesi che nella vita costruiva insegne luminose per negozi, è stato trovato in una pozza di sangue e probabilmente accoltellato. Indaga la polizia (nella foto).
Un artigiano di 70 anni, Ennio Costantini, è stato trovato all'alba ucciso all'interno della sua azienda da un vigilante nella zona industriale San Nicolò a Tordino, nei pressi di Teramo.
Secondo una prima ricostruzione della squadra mobile l'uomo, ex istruttore di sollevamento pesi che nella vita costruiva insegne luminose per negozi è stato trovato in una pozza di sangue e probabilmente accoltellato.
Costantini, titolare della Co.En e noto come Max, è stato ucciso con un gran numero di coltellate inferte in varie parti del corpo. La morte risalirebbe a poco prima della mezzanotte. E' quanto accertato dalla ricognizione cadaverica effettuata sulla salma sul luogo dell'omicidio.
Il corpo è stato trovato da un agente del servizio di sicurezza insospettito dopo aver notato la porta della piccola azienda, situata in un vecchio capannone, aperta. L'uomo è entrato e ha scoperto il cadavere, riverso supino a terra, in una pozza di sangue.
Secondo una prima ricostruzione Costantini avrebbe lottato con il suo o i suoi assassini e sarebbe stato raggiunto da numerosi colpi di coltello alle gambe, all'addome e più volte nella parte posteriore e laterale della testa.
Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Teramo Roberta D'Avolio e condotte dagli agenti della squadra mobile di Teramo, diretti dal vicequestore Gennaro Capasso.
Dalle prime ore dell'alba negli uffici della mobile stanno sfilando decine di persone, tra parenti, conoscenti e amici, oltre a due dipendenti-apprendisti dell'azienda di Costantini, per essere ascoltati dagli investigatori.
Costantini, sposato due volte e con figli, viveva da solo e dormiva nel capannone dove è stato ucciso.
Secondo una prima ricostruzione della squadra mobile l'uomo, ex istruttore di sollevamento pesi che nella vita costruiva insegne luminose per negozi è stato trovato in una pozza di sangue e probabilmente accoltellato.
Costantini, titolare della Co.En e noto come Max, è stato ucciso con un gran numero di coltellate inferte in varie parti del corpo. La morte risalirebbe a poco prima della mezzanotte. E' quanto accertato dalla ricognizione cadaverica effettuata sulla salma sul luogo dell'omicidio.
Il corpo è stato trovato da un agente del servizio di sicurezza insospettito dopo aver notato la porta della piccola azienda, situata in un vecchio capannone, aperta. L'uomo è entrato e ha scoperto il cadavere, riverso supino a terra, in una pozza di sangue.
Secondo una prima ricostruzione Costantini avrebbe lottato con il suo o i suoi assassini e sarebbe stato raggiunto da numerosi colpi di coltello alle gambe, all'addome e più volte nella parte posteriore e laterale della testa.
Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Teramo Roberta D'Avolio e condotte dagli agenti della squadra mobile di Teramo, diretti dal vicequestore Gennaro Capasso.
Dalle prime ore dell'alba negli uffici della mobile stanno sfilando decine di persone, tra parenti, conoscenti e amici, oltre a due dipendenti-apprendisti dell'azienda di Costantini, per essere ascoltati dagli investigatori.
Costantini, sposato due volte e con figli, viveva da solo e dormiva nel capannone dove è stato ucciso.