Asl, dopo Varrassi va via anche Pallini
Lo storico fondatore del 118 di Teramo lascia dopo oltre trent’anni. Nei quattro ospedali già inizia il toto-manager
TERAMO. Con il trascorrere delle ore aumentano le supposizioni su quale volto avrà il dopo-Varrassi. Discorsi prematuri, vista anche l’incertezza sulla strategia che seguirà l’attuale direttore generale. Le dimissioni appaiono sempre più improbabili. Pare invece che Giustino Varrassi stia già consultando avvocati specializzati in diritto amministrativo per stilare prima le proprie controdeduzioni (da presentare entro 10 giorni dalla notifica) all’atto della giunta regionale che sostanzialmente avvia la rescissione del contratto e poi, eventualmente, il ricorso al Tar.
Intanto però iniziano le supposizioni su chi sarà il suo successore. In effetti di indizi ce ne sono pochi, soprattutto perchè nella stessa seduta di giunta è stata deliberata la riapertura del bando per iscriversi all’elenco dei direttori generali. Dunque la giunta Chiodi, anche alla luce del decreto Balduzzi che introduce nuovi requisiti, probabilmente cercherà nomi diversi da quelli che compaiono nel vecchio elenco. L’albo “datato” era composto da 140 nomi, alcuni dei quali di aspiranti manager teramani. Fra i nomi più conosciuti l’attuale presidente del Ruzzo Vittorio Scuteri, gli attuali direttore generale amministrativo della Asl, Lucio Ambrosj e sanitario Camillo Antelli, l’ex direttore generale della Asl Sabatino Casini, l’ex commissario della casa di riposo Carlo De Sanctis, la consigliera comunale ed ex dirigente Asl Silvana Di Saverio e l’attuale dirigente Asl Valerio Profeta. In effetti, all’epoca della precedente nomina, molti invocarono la “teramanità” come requisito base per la scelta del direttore generale.
Gente che viene, gente che va. Una certezza c’è la Asl di teramo da febbraio 2013 perderà un altro pilastro. Questa volta si tratta di un pensionamento. Gaetano Pallini, responsabile del 118, da febbraio 2013 andrà in pensione. Il medico, dipendente della Asl da 1978, è stato medico del pronto soccorso di Atri e poi suo responsabile. Dal novembre del 1995, cioè dalla sua creazione, è responsabile del 118 della Asl di Teramo. Da allora il servizio pubblico di pronto intervento sanitario è diventato un punto di riferimento per i cittadini, anche grazie all’impostazione data dal suo “creatore”.
In media il 118 teramano esegue 150mila interventi all’anno. E’ articolato in diverse sedi: oltre a quelle nei quattro ospedali ci sono quelle con infermiere ad Alba Adriatica, Silvi Marina, Isola del Gran Sasso e Bisenti e poi le postazioni affidate alle associazioni di volontariato. In totale sono una cinquantina i mezzi che utilizza il 118 (ambulanze di soccorso di base, distribuite in modo capillare su tutto il territorio, ambulanze di soccorso avanzato e quelle di soccorso medicalizzato che partono dai presidi ospedalieri e auto medicalizzate). Il servizio oltre ai soccorsi veri e propri svolge diverse altre incombenze, dal trasporto sangue a quello dei pazienti.
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