Atr, a rischio più di 400 posti
Lamborghini e Fiat vogliono lasciare lo stabilimento.
COLONNELLA. I progetti di rilancio dell’Atr elaborati dal commissario Gennaro Terracciano potrebbero infrangersi sui propositi di Fiat e Lamborghini. I due colossi, infatti, pare si preparino a lasciare i capannoni in affitto a Colonnella. Fra il personale in azienda viene dato quasi per sicuro l’abbandono di Itca (Fiat-Ferrari) mentre qualche flebile speranza di rinnovo pare ancora resti per Mml (Lamborghini). Di questo si è parlato in una serie di assemblee da cui è emersa una forte preoccupazione dei lavoratori. In caso le due aziende automobilistiche non rinnovino il contratto - una prima scadenza c’è a novembre, ma pare sia quasi scontata, mentre è a rischio quella di aprile 2010 - salterebbero 360 posti di lavoro (più 65 precari). «Questa eventualità è da rigettare», esordisce Gianluca Di Girolamo, segretario generale della Uil, «è necessario un forte intervento delle istituzioni affinchè sia Mml che Itca continuno a rimanere a Colonnella, se non come affittuari come clienti.
Bisogna garantire l’occupazione: perdere 400 posti sarebbe un dramma». Non a caso Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil chiederanno un incontro specifico alla Provincia e alla Regione. «Al di là della gestione tecnica», spiega Giampiero Dozzi, segretario della Fiom, «abbiamo bisogno dell’interessamento anche delle istituzioni e della politica. Dobbiamo capire se l’affitto dei due rami d’azienda sarà prorogato anche dopo aprile. Capire se la capacità produttiva resta a Colonnella e se subentra qualche altro soggetto». Dozzi sottolinea anche che è necessario anche che avvengano i passaggi successivi della procedura di amministrazione straordinaria e cioè «la nomina del comitato di sorveglianza e la presentazione del piano di risanamento. Sono condizioni fondamentali per far partire un nuovo periodo di cassa integrazione straordinaria di 12 mesi, altrimenti possibile solo una proroga di 6». In tutto questo una flebile speranza è legata all’ormai famosa commessa da 20 milioni dell’Alenia.
Pare si sia sbloccato il progetto dell’azienda di Finmeccanica per la costruzione del nuovo Boeing 787. L’Alenia ha una commessa di un quarto della costruzione dell’aereo, che per il 50% è in fibra di carbonio. E l’Atr aerospace parteciperebbe al progetto. Intanto, per un’altra industria in crisi, a pochi chilometri, la Bentel di Corropoli, ieri si è tenuto un incontro in Confindustria. «Noi abbiamo chiesto», dicono Cgil e Cisl, «un’alternativa rispetto all’annuncio dei 124 licenziamenti. L’azienda ha parlato della possibilità di discutere del ricorso alla cassa integrazione straordinaria, ma non abbandona la prospettiva dei licenziamenti. Non siamo d’accordo: possiamo sospendere lo stato di agitazione solo se ritira la procedura di mobilità e avvia piani seri per il futuro della Bentel a Corropoli». Una nuova riunione si terrà il 6 ottobre.
Bisogna garantire l’occupazione: perdere 400 posti sarebbe un dramma». Non a caso Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil chiederanno un incontro specifico alla Provincia e alla Regione. «Al di là della gestione tecnica», spiega Giampiero Dozzi, segretario della Fiom, «abbiamo bisogno dell’interessamento anche delle istituzioni e della politica. Dobbiamo capire se l’affitto dei due rami d’azienda sarà prorogato anche dopo aprile. Capire se la capacità produttiva resta a Colonnella e se subentra qualche altro soggetto». Dozzi sottolinea anche che è necessario anche che avvengano i passaggi successivi della procedura di amministrazione straordinaria e cioè «la nomina del comitato di sorveglianza e la presentazione del piano di risanamento. Sono condizioni fondamentali per far partire un nuovo periodo di cassa integrazione straordinaria di 12 mesi, altrimenti possibile solo una proroga di 6». In tutto questo una flebile speranza è legata all’ormai famosa commessa da 20 milioni dell’Alenia.
Pare si sia sbloccato il progetto dell’azienda di Finmeccanica per la costruzione del nuovo Boeing 787. L’Alenia ha una commessa di un quarto della costruzione dell’aereo, che per il 50% è in fibra di carbonio. E l’Atr aerospace parteciperebbe al progetto. Intanto, per un’altra industria in crisi, a pochi chilometri, la Bentel di Corropoli, ieri si è tenuto un incontro in Confindustria. «Noi abbiamo chiesto», dicono Cgil e Cisl, «un’alternativa rispetto all’annuncio dei 124 licenziamenti. L’azienda ha parlato della possibilità di discutere del ricorso alla cassa integrazione straordinaria, ma non abbandona la prospettiva dei licenziamenti. Non siamo d’accordo: possiamo sospendere lo stato di agitazione solo se ritira la procedura di mobilità e avvia piani seri per il futuro della Bentel a Corropoli». Una nuova riunione si terrà il 6 ottobre.