Atr, gli svizzeri offrono 11 milioni
Colonnella, la fabbrica dei bolidi in vendita: il gruppo di Lugano rilancia
COLONNELLA. La Almise Sagl di Lugano, importante gruppo imprenditoriale legato alle auto, ha rilanciato l'offerta per l'acquisto dell'Atr di Colonnella, l'azienda con 500 addetti che produce componentistica per auto, in amministrazione straordinaria. Secondo fonti sindacali il gruppo avrebbe presentato al commissario Gennaro Terracciano un'offerta di 11 milioni di euro.
E' un'offerta superiore a quella che lo stesso gruppo ha già fatto qualche settimana fa e che è in concorrenza con la Poggipollini di Bologna. A questo punto, e a buste ormai aperte, secondo le stesse fonti la trattativa potrebbe chiudersi a favore dell'Almise Sagl, nel caso che l'azienda bolognese interessata a rilevare l'Atr, e data fino a poco tempo fa come possibile nuova proprietaria, non rilanci a sua volta con una nuova offerta.
Intanto ieri mattina i rappresentanti sindacali si sono incontrati a Teramo con funzionari dell'amministrazione provinciale per chiedere all'ente di intervenire sugli organi competenti affinchè liquidino le mensilità arretrate di cassa integrazione agli operai, in maggioranza residenti nel vicino territorio ascolano oltre che nel Teramano ed in particolare in Val Vibrata.
Le sigle sindacali sollecitano una proroga della stessa cassa integrazione guadagni per altri 6 mesi, anche per permettere alla trattativa in corso di chiudersi positivamente e di salvaguardare la gran parte dei posti di lavoro attuali. «Sarà il tribunale a sancire definitivamente la cessione, l'udienza è stata fissata per il 16 giugno», ha spiegato Terracciano due settimane fa incontrando i giornalisti ed i sindacati aziendali, questi tre mesi saranno utilizzati per analizzare un'ultima volta le offerte alla luce dei rilanci; la documentazione, poi, passerà al ministero che deciderà l'identità del prossimo proprietario di Atr». Per la Rsu ci vogliono certezze soprattutto per quel che ruguarda il piano industriale di rilancio dell'azienda e dell'assorbimento del personale.
E' un'offerta superiore a quella che lo stesso gruppo ha già fatto qualche settimana fa e che è in concorrenza con la Poggipollini di Bologna. A questo punto, e a buste ormai aperte, secondo le stesse fonti la trattativa potrebbe chiudersi a favore dell'Almise Sagl, nel caso che l'azienda bolognese interessata a rilevare l'Atr, e data fino a poco tempo fa come possibile nuova proprietaria, non rilanci a sua volta con una nuova offerta.
Intanto ieri mattina i rappresentanti sindacali si sono incontrati a Teramo con funzionari dell'amministrazione provinciale per chiedere all'ente di intervenire sugli organi competenti affinchè liquidino le mensilità arretrate di cassa integrazione agli operai, in maggioranza residenti nel vicino territorio ascolano oltre che nel Teramano ed in particolare in Val Vibrata.
Le sigle sindacali sollecitano una proroga della stessa cassa integrazione guadagni per altri 6 mesi, anche per permettere alla trattativa in corso di chiudersi positivamente e di salvaguardare la gran parte dei posti di lavoro attuali. «Sarà il tribunale a sancire definitivamente la cessione, l'udienza è stata fissata per il 16 giugno», ha spiegato Terracciano due settimane fa incontrando i giornalisti ed i sindacati aziendali, questi tre mesi saranno utilizzati per analizzare un'ultima volta le offerte alla luce dei rilanci; la documentazione, poi, passerà al ministero che deciderà l'identità del prossimo proprietario di Atr». Per la Rsu ci vogliono certezze soprattutto per quel che ruguarda il piano industriale di rilancio dell'azienda e dell'assorbimento del personale.
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