l'incidente

Atri, cade da una scala, muore ristoratore

Tragica fine del proprietario dell’agriturismo “Il Berrettino” di Atri che stava cambiando una lampadina al lampione del viale. Aveva avuto un negozio di fotografia a Pescara

ATRI. «Chissà quante altre volte avrà sostituito una lampadina in quel viale» raccontano gli amici sconsolati e increduli. Perchè Alessio Di Brigida, 69 anni di cui oltre venti trascorsi nella ristorazione, era un instancabile appassionato del suo lavoro. E’ morto ieri pomeriggio dopo essere precipitato da una scala mentre cambiava la lampadina di un lampione nel viale d’ingresso al suo agriturismo.

E’ stato soccorso subito, ma quando è arrivato all’ospedale di Atri le sue condizioni erano già disperate. Di Brigida era il titolare dell’agriturismo “Il Berrettino” che si trova in contrada Piane Maglierici di Atri: una passione, quella per la ristorazione, che condivideva con quella per la fotografia. Per dieci anni, infatti, aveva gestito un negozio di foto in via Nicola Fabrizi a Pescara, diventando un punto di riferimento per professionisti e semplici amatori dell’obiettivo. E nell’agriturismo, raccontano i suoi conoscenti, spesso organizzava proprio dei workshop sulla fotografia con esperti provenienti da varie città italiane.

L’incidente è avvenuto intorno alle 16 proprio nel lungo viale che si inerpica nelle campagne tra Silvi e Atri e che porta all’agriturismo. Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti del commissariato di Atri l’uomo era salito su una scala e stava smontando l’estremità del lampione per sostituire la lampadina quando improvvisamente è caduto precipitando da un’altezza di circa cinque metri. I primi soccorsi sono arrivati da alcuni familiari che hanno subito allertato il 118 e in poco tempo un’ambulanza è arrivata sul posto. Le condizioni dell’uomo sono subito apparse molto gravi soprattutto per il trauma cranico. Dopo un primo intervento al pronto soccorso è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Salvatore dove poi è morto. Il pm di turno Silvia Scamurra non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia e ha dato il nulla osta per la sepoltura. La notizia della morte dell’uomo si è subito diffusa tra Silvi e Atri dove Di Brigida era molto conosciuto, ma soprattutto su facebook, dove il ristoratore aveva un profilo sul quale si è riversato tutto il dolore e l'incredulità di amici e clienti. «Era un grande lavoratore», racconta il suo amico Bruno Colalongo, «persona riservata ma sempre disponibile con tutti. Amava moltissimo il suo lavoro e da oltre vent’anni portava avanti la conduzione del Berrettino, la tenuta tra Atri e Silvi. Ma era stato ed era anche un grande appassionato di fotografia. Dopo l’esperienza del negozio pescarese continuava ad occuparsene con tante iniziative». E così lo ricorda il fotografo pescarese Luigi Marcucci: «Il negozio di via Fabrizi era diventato un punto di riferimento per la sua competenza». I funerali si svolgeranno domani, alle ore 11, nella cattedrale di Atri.

(ha collaborato Domenico Forcella)

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