Barca affonda, primario salva 3 naufraghi
Tragedia sfiorata in una battuta di pesca, il neurochirurgo Lucantoni raccoglie l'Sos
MARTINSICURO. Brutta avventura nel primo pomeriggio di mercoledì per tre amici teramani appassionati di pesca. I tre, tutti di San Nicolò al Tordino, hanno rischiato grosso a circa 15 miglia dalla costa, proprio all'altezza della foce del fiume Tronto. Il terzetto, composto tra da un noto professionista in campo edilizio e dal titolare di un mo bar-pizzeria, era a bordo di una imbarcazione di nove metri ed era intento alla pratica della pesca sportiva del tonno rosso. Verso le 15.30 i teramani hanno deciso di levare le ancore e puntare verso il porto di Giulianova per il rientro.
A questo punto il professionista si è accorto che il pozzetto era pieno d'acqua e dal vano motore usciva fuori una scia di fumo. In pochissimo tempo il natante è colato a picco. Il titolare della barca, D.C., ha fatto appena in tempo a lanciare l'Sos prima di ritrovarsi in mare insieme ai suoi compagni. Il primo ad accorgersi dell'allarme e a raccogliere l'Sos lanciato dai tre naufraghi è stato Danilo Lucantoni, primario di neurochirurgia all'ospedale di Teramo. Anche lui appassionato pescatore era su un'altra barca. Con lui c'erano il figlio Davide ed altri due amici di Roseto degli Abruzzi.
Lucantoni aveva appena issato a bordo un bell'esemplare di tonno, ma appena ha percepito la richiesta di aiuto si è precipitato sul luogo del naufragio. Giunto sul posto ha trovato i tre naufraghi in acqua, in evidente stato di difficoltà. Aiutato dagli altri che erano in barca con lui ha recuperato i naufraghi. Uno dei tre ha così raccontato la bruttaavventura: «Nonostante tutto sono rimasto lucidissimo e calmo ed ho pensato subito ai miei amici». Immediatamente dopo sono giunte le motovedette della guardia costiera di San Benedetto del Tronto e di Giulianova. Il natante è stato dichiarato irrecuperabile.
A questo punto il professionista si è accorto che il pozzetto era pieno d'acqua e dal vano motore usciva fuori una scia di fumo. In pochissimo tempo il natante è colato a picco. Il titolare della barca, D.C., ha fatto appena in tempo a lanciare l'Sos prima di ritrovarsi in mare insieme ai suoi compagni. Il primo ad accorgersi dell'allarme e a raccogliere l'Sos lanciato dai tre naufraghi è stato Danilo Lucantoni, primario di neurochirurgia all'ospedale di Teramo. Anche lui appassionato pescatore era su un'altra barca. Con lui c'erano il figlio Davide ed altri due amici di Roseto degli Abruzzi.
Lucantoni aveva appena issato a bordo un bell'esemplare di tonno, ma appena ha percepito la richiesta di aiuto si è precipitato sul luogo del naufragio. Giunto sul posto ha trovato i tre naufraghi in acqua, in evidente stato di difficoltà. Aiutato dagli altri che erano in barca con lui ha recuperato i naufraghi. Uno dei tre ha così raccontato la bruttaavventura: «Nonostante tutto sono rimasto lucidissimo e calmo ed ho pensato subito ai miei amici». Immediatamente dopo sono giunte le motovedette della guardia costiera di San Benedetto del Tronto e di Giulianova. Il natante è stato dichiarato irrecuperabile.
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