Basket, Poeta saluta Teramo Ecco la sua lettera d'addio
Giuseppe Poeta lascia la Banca Tercars basket per la Virtus Bologna. E' il giorno dei saluti e dei ricordi, raccolti in una lettera. Eccola
TERAMO. Quattro anni gloriosi trascorsi a Teramo. Quattro anni indimenticabili. Giuseppe Poeta lascia la Banca Tercars basket per andare alla Virtus Bologna. E' il giorno dei saluti e dei ricordi, raccolti in una lettera che Poeta scrive ai sui fan. Eccola.
«Come si possono esprimere con semplici parole i sentimenti di gratitudine maturati nei quattro anni più belli della mia vita fino ad oggi? Io penso che sia impossibile. Ci ho pensato a lungo in questi giorni in cui stava maturando quel distacco naturale che sapevamo tutti che prima o poi sarebbe arrivato. Ma ora le emozioni mi assalgono. Ho passato a Teramo gli anni più straordinari della mia vita. Quelli che pensi esistano solo nei film americani o nelle favole: realizzare il tuo sogno più grande e farlo insieme ad un intera città che da subito ho sentito mia e che da subito mi ha fatto sentire a casa. Non è un caso se a Teramo in questi anni ho trovato tanti amici, moltissimi dei quali anche fuori dall ambito cestistico e con i quali l ho vissuta in tutta la sua interezza.
Teramo è stata per me realmente la mia città. Di tutto ciò non finirò mai di essere grato soprattutto al presidente Carlo Antonetti. Non potrò mai dimenticare i suoi abbracci, la sua passione, la sua presenza costante, ma soprattutto la fiducia che ha saputo dimostrarmi con la grande occasione che ha avuto il coraggio di darmi. Un grazie speciale va inoltre a tutta la società. Con ognuno ho stretto rapporti che sono sempre andati oltre quelli professionali. Merito di persone eccezionali che hanno saputo farmi sentire uno di loro. Permettetemi anche un saluto particolare a tutto lo staff tecnico.
Mi hanno aiutato in modo straordinario a divenire quello che oggi sono. Ai miei allenatori di questi anni, Luca Dalmonte, Massimo Bianchi e, logicamente, Andrea Capobianco, con il quale il mio rapporto è sempre andato al di là di quello tecnico e a cui è legata buona parte della mia vita di giocatore e di uomo, vanno i miei ringraziamenti più sinceri ed affettuosi. Ma gli anni di Teramo sono stati anche gli anni che mi hanno permesso di conoscere una persona speciale che è stata per me come un fratello maggiore, un amico vero, un giocatore dalle doti umane straordinarie: il mio capitano Gianluca Lulli. Anche a lui vanno un grazie ed un saluto affettuoso. Un pensiero speciale va a tutti i tifosi. Con loro ho condiviso non solo la passione sportiva per la squadra, ma anche, spesso, la quotidianità di una chiacchierata, di una serata insieme. Il vostro calore rimarrà per sempre nel mio cuore. Di Teramo, insieme alle immagini indelebili di quei momenti sportivi che ho vissuto con la Teramo Basket, porterò anche quelle di una città e di una gente per me davvero speciale. Grazie!».
«Come si possono esprimere con semplici parole i sentimenti di gratitudine maturati nei quattro anni più belli della mia vita fino ad oggi? Io penso che sia impossibile. Ci ho pensato a lungo in questi giorni in cui stava maturando quel distacco naturale che sapevamo tutti che prima o poi sarebbe arrivato. Ma ora le emozioni mi assalgono. Ho passato a Teramo gli anni più straordinari della mia vita. Quelli che pensi esistano solo nei film americani o nelle favole: realizzare il tuo sogno più grande e farlo insieme ad un intera città che da subito ho sentito mia e che da subito mi ha fatto sentire a casa. Non è un caso se a Teramo in questi anni ho trovato tanti amici, moltissimi dei quali anche fuori dall ambito cestistico e con i quali l ho vissuta in tutta la sua interezza.
Teramo è stata per me realmente la mia città. Di tutto ciò non finirò mai di essere grato soprattutto al presidente Carlo Antonetti. Non potrò mai dimenticare i suoi abbracci, la sua passione, la sua presenza costante, ma soprattutto la fiducia che ha saputo dimostrarmi con la grande occasione che ha avuto il coraggio di darmi. Un grazie speciale va inoltre a tutta la società. Con ognuno ho stretto rapporti che sono sempre andati oltre quelli professionali. Merito di persone eccezionali che hanno saputo farmi sentire uno di loro. Permettetemi anche un saluto particolare a tutto lo staff tecnico.
Mi hanno aiutato in modo straordinario a divenire quello che oggi sono. Ai miei allenatori di questi anni, Luca Dalmonte, Massimo Bianchi e, logicamente, Andrea Capobianco, con il quale il mio rapporto è sempre andato al di là di quello tecnico e a cui è legata buona parte della mia vita di giocatore e di uomo, vanno i miei ringraziamenti più sinceri ed affettuosi. Ma gli anni di Teramo sono stati anche gli anni che mi hanno permesso di conoscere una persona speciale che è stata per me come un fratello maggiore, un amico vero, un giocatore dalle doti umane straordinarie: il mio capitano Gianluca Lulli. Anche a lui vanno un grazie ed un saluto affettuoso. Un pensiero speciale va a tutti i tifosi. Con loro ho condiviso non solo la passione sportiva per la squadra, ma anche, spesso, la quotidianità di una chiacchierata, di una serata insieme. Il vostro calore rimarrà per sempre nel mio cuore. Di Teramo, insieme alle immagini indelebili di quei momenti sportivi che ho vissuto con la Teramo Basket, porterò anche quelle di una città e di una gente per me davvero speciale. Grazie!».