Borsacchio, 20mila presenze da gennaio 

Le guide illustrano i dati sulla partecipazione alle attività: «Crescita rispetto al 2023 grazie all’impegno dei volontari»

ROSETO. Ben 20mila presenze tra studenti e visitatori e tantissimi eventi e attività. Fin qui è stato un anno importantissimo per quanto riguarda il numero delle presenze nella Riserva del Borsacchio. L’area protetta, finita nell’occhio del ciclone per il taglio dei suoi confini deciso dalla Regione, ha fatto registrato numeri superiori a quelli del 2023. «La primavera è stata un periodo chiave per il coinvolgimento delle scuole», fanno sapere le Guide del Borsacchio che gestiscono le attività all’interno della Riserva, «abbiamo accolto studenti da tutto l’Abruzzo e visitato numerosi istituti scolastici. In totale, sono stati realizzati 86 incontri con istituti scolastici, concentrando l’attenzione sull’educazione ambientale e la sensibilizzazione al rispetto della natura». Da gennaio in poi sono stati concretizzati anche importanti progetti Erasmus.
«Quest’anno la Riserva ne ha ospitati quattro, di cui uno di particolare rilievo che ha coinvolto 40 studenti provenienti da tutta Europa», proseguono le Guide, «per dieci giorni, questi giovani hanno lavorato insieme per elaborare materiale informativo e promozionale multilingua, arricchendo l’offerta educativa della riserva e aiutando a far conoscere meglio questo patrimonio naturale anche a livello internazionale». E poi numerose escursioni settimanali, uscite in e-bike e tanta attenzione verso il mondo del sociale. «Grazie all’utilizzo della jolette e della cargo bike quest’anno abbiamo potuto accompagnare oltre 112 ragazzi, uomini e donne speciali che, senza il nostro supporto, non avrebbero potuto visitare la riserva o altre aree naturali vicine», ci tengono a far sapere le guide. Per loro, insomma, è un anno da ricordare. «Grazie alla passione e all’impegno dei nostri volontari, abbiamo accolto 20mila visitatori, tra monitoraggi, escursioni e grandi eventi. Questo sforzo è stato particolarmente significativo nel contesto della battaglia per difendere la Riserva, ridotta a soli 25 ettari», concludono le guide che si battono per il ripristino dei vecchi confini.
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