Borsacchio, c’è il via del Comune  al piano per l’area di 1.100 ettari 

Recepite in aula le risposte alle osservazioni sulle regole nel Parco, il provvedimento va in Regione Critiche dall’opposizione: decisione inutile, riduzione dei confini già pubblicata sul bollettino ufficiale

ROSETO . Tentativo estremo da parte dell’amministrazione Nugnes per salvare la riserva del Borsacchio nella sua interezza, con l’approvazione nel consiglio comunale di ieri dell’ultimo atto del piano di assetto naturalistico, nonostante venerdì sera sul Bura, il bollettino ufficiale della Regione Abruzzo, sia stata pubblicata la legge finanziaria con l’emendamento che ha tagliato la riserva dai 1.100 a 25 ettari. È una battaglia colpo su colpo quella tra il Comune e il governo regionale sull’area protetta, bloccata per 19 anni a causa della mancanza del Pan.
Dopo l’emendamento taglia-riserva approvato in consiglio regionale nella notte tra il 28 e il 29 dicembre e proposto da alcuni consiglieri di centrodestra, l’amministrazione sta facendo di tutto per indurre la Regione a un ripensamento sui confini ridimensionati. Al termine di un lungo dibattito, durato dalla prima mattina al pomeriggio, il consiglio comunale dunque ha preso atto delle controdeduzioni alle 77 osservazioni arrivate nei mesi scorsi al piano di assetto naturalistico della riserva che mantiene il perimetro originario. I consiglieri Rosaria Ciancaione e Sabatino Di Girolamo si sono astenuti, ma la procedura va avanti e il provvedimento passa in Regione per il varo definitivo. «Fin dalla nostro insediamento abbiamo preso contatti con la Regione per accelerare l’iter», ha detto l’assessore all’urbanistica Gianni Mazzocchetti,«in questi due anni ci sono stati nove incontri, l’ultimo il 27 dicembre, per cercare di far partire questa riserva. Con questo consiglio abbiamo recepito una richiesta della Regione di collaborare per l’ultimo atto del Pan». Ad appoggiare la maggioranza sono arrivate anche le guide del Borsacchio, presenti in consiglio, e poco prima in piazza della Repubblica con gli striscioni pro riserva. Oltre a Di Girolamo, anche i consiglieri di opposizione Francesco Di Giuseppe di Fratelli d’Italia e Teresa Ginoble di “Siamo Roseto”, usciti dall’aula prima della fine della seduta, hanno giudicato «inutile» il consiglio proprio per la pubblicazione sul Bura della nuova legge che rende efficace la riduzione della riserva. «Questo consiglio è una buffonata», ha evidenziato Di Giuseppe poco prima di lasciare l’aula in polemica, «è l’ennesimo tentativo politico della maggioranza Nugnes di fare campagna elettorale e di lavarsi le mani scaricando tutte le responsabilità sul governo regionale». Per martedì prossimo, comunque, resta confermata l’audizione del sindaco Nugnes in Regione all’Aquila, poco prima che si riunisca consiglio, per parlare della riperimetrazione della riserva e dovrebbe essere accompagnato da alcuni capigruppo del consiglio comunale.
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