Botte alla compagna, arrestato militare 

La donna in ospedale per un braccio bloccato nella portiera dell’auto. Lui in udienza si scusa ma dice: «Mi sono difeso»

NERETO. Quando i carabinieri sono arrivati dopo una richiesta di aiuto hanno trovato lui sanguinante fuori casa, un coltello da cucina sulle scale esterne dell’abitazione e l’alloggio vuoto con evidenti segni di una violenta colluttazione con piatti rotti e ante dell’armadio divelto. Lei, la vittima di maltrattamenti, era al pronto soccorso a farsi medicare le ferite a cominciare dal braccio che, ha raccontato, le è stato chiuso da lui nella portiera dell’auto.
È un’altra storia di maltrattamenti e Codice Rosso quella che, nell’immediatezza dei fatti, ha portato all’arresto di un militare, un sottufficiale di 47 anni: l’uomo (assistito dall’avvocato Ettore Sisino) ieri è comparso davanti al giudice Francesco Ferretti che ha convalidato, scarcerato e disposto il divieto di avvicinamento alla donna. Nel corso dell’udienza l’uomo ha chiesto scusa per l’accaduto raccontando di una lite scoppiata con la compagna nel corso della quale lui si sarebbe difeso ed esibendo per questo un certificato del pronto soccorso. I fatti, secondo la ricostruzione emersa nel corso dell’udienza (pm d’udienza Stefania Mangia) si sarebbero verificati nella tarda serata di lunedì a Nereto dove l’uomo, che lavora fuori Abruzzo, torna nei fine settimana. Tra i due sarebbe scoppiata una lite con lui che, secondo l’accusa, avrebbe colpito la donna con schiaffi e pugni a tal punto che lei avrebbe chiesto l’intervento dei militari e successivamente sarebbe andata al pronto soccorso per farsi medicare le ferite. Nella denuncia la parte offesa ha scritto che non era la prima volta che l’uomo la maltrattava fisicamente, evidenziando anche altri episodi tra cui uno avvenuto nel mese di maggio che in quell’occasione lei non avrebbe denunciato. Anche in quel caso ci sarebbero stati calci e schiaffi nei suoi confronti. Il divieto imposto dal giudice prevede che l’uomo non possa avvicinare la donna e i luoghi dai lei frequentati: in caso di violazione è previsto l’arresto.(d.p.)
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