Brucchi-Baldassarre, al presepe di Miano il sindaco Re Magio
Anche il presidente Puglia e il Pd Verna sulla scena. Il primo fa il centuriore, l’altro è senatore di Erode
TERAMO. Il re magio Maurizio Brucchi è arrivato in anticipo nel presepe vivente di Miano. La festa dell'Epifania è oggi ma nella frazione sulla collina che divide le vallate del Tordino e del Vomano il sindaco ha già depositato i doni ai piedi della mangiatoia.
A Miano la rappresentazione della Natività è andata in scena domenica scorsa ed ha annoverato tra i figuranti proprio il primo cittadino. Nei panni del re magio Baldassare, con tanto di turbante a fasciargli la testa, Brucchi ha percorso le vie del paese, attraversando una trentina di "quadri viventi" che raffiguravano varie scene legate alla nascita di Gesù, fino a giungere davanti alla grotta per l'adorazione del bambinello.
Il presepe vivente, iniziato intorno alle 17.30, è durato circa tre ore e nella "parte" di Gesù bambino si sono alternati tre neonati per evitare di tenerne esposto al freddo troppo a lungo uno solo.
Davanti al Salvatore in fasce il sindaco si è inginocchiato, con gli altri due re magi ai fianchi, depositando il proprio dono.
E' staro questo l'atto finale della terza edizione del presepe vivente di Miano, organizzato dai fedeli della parrocchia di San Silvestro.
Conclusa la rappresentazione, Brucchi insieme al parroco don Cristian Cavacchioli ha rivolto un breve saluto agli spettatori, che secondo un calcolo approssimativo sarebbero stati circa duemila.
Il sindaco, che con la sua partecipazione ha rispettato l'impegno preso durante la scorsa edizione con gli organizzatori, non è stato l'unico politico protagonista della rappresentazione.
Tra i figuranti c'erano pure il presidente del consiglio comunale Angelo Puglia e il consigliere del Pd Maurizio Verna.
Il primo ha interpretato il ruolo di un centurione romano che faceva parte del corteo che accompagnava i re magi. Il secondo, mianese doc che ha in paese il suo "feudo" elettorale, ha impersonato un senatore romano alla corte del re Erode.
Ma la rappresentazione è stata seguita anche da una protesta. Un gruppo di circa 30 visitatori è arrivato a Miano intorno alle 20.15 confidando nel fatto che il programma indicava le 21 come orario di conclusione. Dagli agenti della forestale impegnati nel servizio d'ordine all'ingresso del paese i potenziali spettatori hanno saputo però che la rappresentazione era conclusa.
A quel punto sono entrati lo stesso nel piccolo centro ma non hanno trovato più nulla da vedere. «Non è stato possibile visitare neppure la chiesa», racconta uno di loro, «perché la stavano utilizzando i figuranti per cambiarsi: l'organizzazione è stata poco seria».
A Miano la rappresentazione della Natività è andata in scena domenica scorsa ed ha annoverato tra i figuranti proprio il primo cittadino. Nei panni del re magio Baldassare, con tanto di turbante a fasciargli la testa, Brucchi ha percorso le vie del paese, attraversando una trentina di "quadri viventi" che raffiguravano varie scene legate alla nascita di Gesù, fino a giungere davanti alla grotta per l'adorazione del bambinello.
Il presepe vivente, iniziato intorno alle 17.30, è durato circa tre ore e nella "parte" di Gesù bambino si sono alternati tre neonati per evitare di tenerne esposto al freddo troppo a lungo uno solo.
Davanti al Salvatore in fasce il sindaco si è inginocchiato, con gli altri due re magi ai fianchi, depositando il proprio dono.
E' staro questo l'atto finale della terza edizione del presepe vivente di Miano, organizzato dai fedeli della parrocchia di San Silvestro.
Conclusa la rappresentazione, Brucchi insieme al parroco don Cristian Cavacchioli ha rivolto un breve saluto agli spettatori, che secondo un calcolo approssimativo sarebbero stati circa duemila.
Il sindaco, che con la sua partecipazione ha rispettato l'impegno preso durante la scorsa edizione con gli organizzatori, non è stato l'unico politico protagonista della rappresentazione.
Tra i figuranti c'erano pure il presidente del consiglio comunale Angelo Puglia e il consigliere del Pd Maurizio Verna.
Il primo ha interpretato il ruolo di un centurione romano che faceva parte del corteo che accompagnava i re magi. Il secondo, mianese doc che ha in paese il suo "feudo" elettorale, ha impersonato un senatore romano alla corte del re Erode.
Ma la rappresentazione è stata seguita anche da una protesta. Un gruppo di circa 30 visitatori è arrivato a Miano intorno alle 20.15 confidando nel fatto che il programma indicava le 21 come orario di conclusione. Dagli agenti della forestale impegnati nel servizio d'ordine all'ingresso del paese i potenziali spettatori hanno saputo però che la rappresentazione era conclusa.
A quel punto sono entrati lo stesso nel piccolo centro ma non hanno trovato più nulla da vedere. «Non è stato possibile visitare neppure la chiesa», racconta uno di loro, «perché la stavano utilizzando i figuranti per cambiarsi: l'organizzazione è stata poco seria».
© RIPRODUZIONE RISERVATA