Bus, la rivolta di via De Albentiis
Da domani il quartiere rimane senza servizi: i residenti organizzano una mega raccolta di firme
TERAMO. Via De Albentiis e Campo della Fiera tagliati fuori dal servizio di trasporto pubblico. E scoppia la protesta nel quartiere compreso fra il santuario di Madonna delle Grazie e il ponte a catena. I residenti si stanno già organizzando per una raccolta di firme e per altre iniziative di protesta che al momento non svelano.
Da domani il Comune ha deciso di sopprimere il bus navetta, che serviva tutto il rione, senza sostituirlo con un’altra linea. «Prima del bus navetta il quartiere veniva servito dalla linea 4», spiegano gli abitanti della zona, «ora hanno soppresso la navetta senza ripristinare la linea 4. Nei fatti dalla ristrutturazione delle linee operata dal Comune l’unico quartiere che rimane senza servizio di trasporto pubblico è quello di via De Albentiis. Dicono che non c’è utenza e non è vero, non si tiene conto che questo è un quartiere in espansione e stanno costruendo molte case. E poi non si considera che noi dobbiamo affrontare una ripida salita, quasi tutta senza marciapiede. Attualmente è molto frequentata dai mezzi Team e non c’è segnaletica, per cui è molto pericolosa. L’autobus è indispensabile soprattutto per gli anziani, che senza verranno tagliati fuori dalla vita cittadina. Non è stata vagliata nemmeno l’ipotesi di garantire il servizio a pagamento. Paradossalmente i fruitori del centro storico verranno agevolati con tariffe scontate fino all’ospedale, quelli della parte bassa di Teramo - che sono in una situazione più disagiata - verranno penalizzati». I residenti fanno notare che anche in via Arno il servizio era stato tolto: «ma poi chissà perchè è stato ripristinato: quella è una zona pianeggiante mentre da noi c’è la salita e non se ne parla. Addirittura in maniera sprezzante qualcuno che ci replica che non ci possono venire “a prendere dentro casa”. La navetta garantiva 4 passaggi di mattina e 4 di sera, a livello di costi non crediamo vada a incidere più di tanto. Non chiediamo che passi ogni mezz’ora».
Contro il piano del Comune il Pd prepara un manifesto. In particolare il partito, che nei prossimi giorni farà affiggere il manifesto di protesta sui muri della città, critica la soppressione delle navette elettriche gratuite che fanno la spola tra i mega parcheggi e il cuore della città. «Sono gli unici mezzi», sottolinea il segretario e consigliere comunale Alberto Melarangelo, «che portano i cittadini in un centro storico ormai desertificato». Secondo il Pd, le compensazioni previste dal Comune, con il prolungamento della linea 2 fino a piazza Martiri e via Delfico e l'abbonamento a 12 euro l'anno per gli utenti con più di 65 anni, non colmeranno i disagi dovuti alla soppressione del servizio gratuito. (a.f.-g.d.m.)
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