Cabinovia, c’è l’ accordo per ripartire
Lo sci a Prati di Tivo, da oggi è una corsa contro il tempo ma Bacchion assicura: «Per dicembre ce la faremo»
PIETRACAMELA. E’ una corsa contro il tempo per assicurare la stagione sciistica ai Prati di Tivo. Ieri è caduto un ostacolo: in un incontro fra i Comuni di Pietracamela, di Isola, la Gran Sasso teramano e la Siget, quest’ultima si è impegnata a riconsegnare il rifigio a monte, cioè l’ex stazione della vecchia funivia. L’immbile sarà consegnato al Comune di Pietracamela, che lo girerà alla Provincia perchè ne faccia un uso “pubblico”. L’accordo sarà sancito giovedì con i rispettivi avvocati. «Come avevamo sempre detto, il Comuni non hanno creato alcun problema: si trattava di mettersi a un tavolo e trovare le soluzioni giuste. Si poteva fare prima, è stato fatto adesso. Non è interesse dei Comuni bloccare la stagione», commenta il sindaco di Isola Alfredo Di Varano. Sulla stessa lunghezza d’onda il collega di Pietracamela, Antonio Di Giustino: «Non siamo noi Comuni a creare i problemi. Apprezziamo la disponibilità della Siget, ora speriamo arrivino presto i fondi Fas».
Dopo l’incontro, si è tenuto il cda della Gran Sasso teramano. Il presidente Marco Bacchion annuncia che domani «partiranno le lettere di invito per la gara “stagionale” (6 mesi, ndr): abbiamo individuato 12 ditte, abruzzesi, che potrebbero essere interessate, fra cui la Sangritana, la Siget, la Prato Selva». Le imprese avranno 15 giorni per rispondere: intorno al 10 novembre si apriranno le buste. Bacchion osserva che ancora non è stato deciso - il nodo sarà sciolto oggi - se prevedere un canone minimo o un’offerta libera. «Nel frattempo stiamo vedendo per i lavori di manutenzione degli impianti: chi entra troverà gli impianti pronti. Poi dovremo fare un’assemblea dei soci, per definire la situazione finanziaria: il ritardo dei fondi Fas ci ha penalizzato. Non a caso domani (oggi per chi legge, ndr)avremo un incontro in Regione su quest’argomento», conclude. Il tempo stringe, ed è un problema: «Sabato arriva il brutto tempo, forse la prima neve e poi sarà sempre più difficile fare la manutenzione», dice Antonio Riccioni, amministratore della Siget, «al massimo si può iniziare ai primi di novembre, dopo sarà troppo tardi. Noi siamo pronti a mettere a disposizione tutto quanto è nelle nostre possibilità». Il presidente della Sangritana, Pasquale Di Nardo, non si sbilancia: «Vedremo quali sono i termini del bando. I tempi sono strettissimi: bisogna avviare tutte le pratiche per il collaudo, se si parte domattina non so se si farà in tempo per il 10 dicembre. Occorre una programmazione seria, quella stazione sciistica merita, per le sue potenzialità, un investimento che va ben oltre un triennio, figuriamoci un appalto per sei mesi. Merita una programmazione decennale, anche per dare la possibilità a qualsiasi imprenditore di calibrare gli investimenti ».©RIPRODUZIONE RISERVATA