Cade sul marciapiede rotto, ferita
Martinsicuro, soccorsa dal consigliere Capriotti che chiede più manutenzioni
MARTINSICURO . Inciampa nelle betonelle sconnesse e cade sul marciapiede davanti alla pizzeria in via Piemonte. Vittima dell’incidente è stata una donna subito soccorsa dal titolare dell’attività, il consigliere comunale del Pd Giuseppe Capriotti, e da alcuni passanti. La ferita è stata accompagnata in uno studio medico delle vicinanze per verificarne le condizioni e capire se fosse necessario trasportarla al pronto soccorso, visto che aveva escoriazioni sul volto. «Dopo questa ennesima caduta», afferma Capriotti, rivolgendosi agli amministratori sulla situazione disastrosa di diversi marciapiedi della cittadina, «è arrivato il momento di preparare un piano per sistemarli». Il consigliere ricorda l’episodio di un anziano caduto in piazza, a causa di un manto sconnesso e dissestato, e poi deceduto.
«Leggo di milioni da destinare sempre al lungomare, quando poi abbiamo il resto del territorio semi abbandonato», insiste, «mettiamo le panchine di design e facciamo le frattine senza senso in mezzo ai marciapiedi ma poi abbiamo questi marciapiedi disastrati e pericolosi. Il mio vuole essere un invito a utilizzare i soldi con maggiore senso di responsabilità. Si inizi a fare opere meno faraoniche, più semplici, più funzionali, e a guardare a tutto il territorio, cimiteri compresi».
Il consigliere evidenzia che «a Villa Rosa l’amministrazione ha tolto la vista del mare a chi viene da via Filzi, sprecando risorse utili per cementificare quella rotatoria che era già bella così come stava, quando via Filzi fa pena per come è tenuta». L’invito agli amministratori è a «fare un giro del territorio, oltre il lungomare, per capire che davvero si può e si deve fare di più. Oltre tappezzare il territorio del limite a 30 km orari, cosa inutile, sarebbe il caso di mettere qualche dissuasore di velocità in via Roma, via Trento e via Molise, così come si è fatto a Villa Rosa all'altezza di via Roma. Sono stato a fare acquisti al centro commerciale Il Grillo e mi sono trovato di fronte l’immagine dell’abbandono più estremo. Vanno bene il lungomare e la ciclovia, ma guardiamo anche al resto della cittadina».
Sandro Di Stanislao