Campeggio distrutto dall'incuria

Prati di Tivo, sparsi ovunque nel bosco i resti del mitico «Yarkum»

PIETRACAMELA. Vent'anni fa lo stesso spazio ospitava tende, camper e roulotte e, ad animarlo, c'era il colorato popolo del campeggio. Oggi non rimangono che le rovine. Edifici fatiscenti, strutture diroccate e rifiuti sparsi un po' ovunque.

E' ciò che resta del camping Yarkum, lo storico campeggio di Prati di Tivo chiuso dagli anni '90 e mai riaffidato in gestione. Negli ultimi vent'anni a farLA da padroni sono stati soltanto il degrado e l'abbandono.  A denunciare al Centro la situazione in cui versa l'intera area è un lettore, Luigi Di Biagio, che ha fotografato ogni angolo della zona per testimoniare lo sfacelo di questo ex campeggio abbandonato all'interno del parco nazionale Gran Sasso-Laga. Sui bungalow in legno che un tempo ospitavano i turisti sembra essersi abbattuto un uragano: i tetti sono completamente sfondati, rotte anche le finestre e le porte d'ingresso, spesso sostituite da delle lamiere.  Una delle capannine in legno è stata addirittura rovesciata e si è staccata dalla base, andandosi ad appoggiare contro un palo della luce. 

Un altro dei bungalow sembra poi essersi schiacciato completamente su stesso e a terra rimangono solo i mattoncini rossi del tetto. I pezzi del campeggio che non c'è più sono poi sparsi un po' ovunque nella zona e i cumuli di ferro, lamiere e tubi spuntano qua e là tra l'erba del piazzale.  Non se la passa meglio il bosco vicino all'ex camping. Anche qui a fare da padroni sono il degrado e la sporcizia. Tra gli alberi sono rimasti abbandonate vecchio bombole del gas, rifiuti di una certa pericolosità, che spuntano come giganteschi funghi. Poi ci sono i pneumatici, del vetro, pezzi di finestre rotte e ogni altro genere di rifiuto ingombrante. Tutto ciò che rimane del campeggio sembra essere esploso nel bosco intorno che si ritrova adesso ad ospitare, al posto del colorato popolo del campeggio, i resti fatiscenti di quel che ne rimane.

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