Cento giorni alla maturità: a San Gabriele attesi 10mila studenti con penne, tablet e telefonini

La 38ª edizione dell’evento pre-maturità nel santuario, ci sarà anche un gruppo dalla Sicilia. La benedizione "allargata" vuole essere un invito ad un uso consapevole e responsabile dei dispositivi elettronici

ISOLA DEL GRAN SASSO. Il santuario di San Gabriele si prepara ad accogliere gli studenti delle scuole superiori che lunedì 12 festeggiano i 100 giorni agli esami di maturità. Saranno circa 10mila e arriveranno da tutto l’Abruzzo e anche da fuori regione, con un gruppo proveniente addirittura dalla Sicilia. La giornata, giunta alla 38ª edizione, è unica nel panorama nazionale e consiste in una specie di ritiro spirituale con preghiera, confessioni, messa e momento di festa. Non mancherà ovviamente la scontata raccomandazione al santo protettore dei giovani e degli studenti perché dia una mano in vista degli esami. Cinquanta religiosi passionisti, tra cui venti confessori, saranno a disposizione dei giovani per l’intera giornata. La messa sarà celebrata dal vescovo di Teramo-Atri, Lorenzo Leuzzi. Al termine delle funzioni religiose si terrà il tradizionale rito della benedizione delle penne, ma anche di telefonini e tablet. Un gesto che vuole essere un invito ai giovani nativi digitali ad un uso consapevole e responsabile dei dispositivi elettronici. A tal proposito, i padri Passionisti chiederanno agli studenti un piccolo sacrificio quaresimale: un’ora di digiuno da tablet e cellulari durante la messa per la festa dei 100 giorni. Nel pomeriggio gli studenti si ritroveranno in cripta per un momento di preghiera davanti al santo. Durante la manifestazione alcuni attivisti della Fidas Regione Abruzzo (associazione donatori sangue) saranno presenti al santuario per sensibilizzare gli studenti sulla tematica della donazione del sangue. Il santuario, con la collaborazione delle forze dell’ordine e di varie unità sanitarie, metterà in piedi un grande apparato organizzativo sia per l’aspetto spirituale che per la sicurezza e l’assistenza sanitaria ai giovani.
«L’esame di maturità», afferma il vescovo Leuzzi in una lettera rivolta agli studenti, «è un momento di svolta nella vita: da studente si diventa protagonista. Un passaggio da vivere con fiducia, ma anche con sincerità. È la sincerità di chi non ha paura di verificare il cammino svolto, le proposte e le esperienze vissute da solo e insieme. Sarà Gesù a manifestarvi la sua fiducia: siete giovani che meritano stima e incoraggiamento. È la fiducia di chi vuole fare di voi dei veri protagonisti della storia, aiutandovi a scoprire talenti che forse non conoscevate. Allora preparatevi all’esame con serenità, per iniziare una nuova avventura della vita. Ma ricordatevi: non sarete soli e non avrete bisogno di nascondervi in questa o quella esperienza evasiva. Non è il tempo dell’omologazione, del virtuale e dell’immaginario, ma del guardare il mondo con i vostri occhi. È la stessa esperienza che ha fatto San Gabriele. Ha guardato il mondo con i suoi occhi senza lasciarsi condizionare. È l’esperienza della libertà, che è il traguardo vero della maturità».
Cinzia Rosati
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