da oggi nuova raccolta di firme
Chiusura imminente, scaffali semivuoti all’Ipersimply
TERAMO. Scaffali semivuoti all’Ipersimply. Ormai sono tangibili i segnali dell’imminente chiusura, prevista il 30 settembre, di quello che è stato il primo ipermercato di Teramo, aperto nella sede di...
TERAMO. Scaffali semivuoti all’Ipersimply. Ormai sono tangibili i segnali dell’imminente chiusura, prevista il 30 settembre, di quello che è stato il primo ipermercato di Teramo, aperto nella sede di Piano d’Accio nel 1995. A girare fra le corsie ormai senza merce si respira un’aria malinconica e ancor di più la percepiscono i 53 dipendenti che cercano di opporsi ai trasferimenti che la Sma dice di voler fare. Se ne saprà di più giovedì mattina in un incontro in Provincia che segue a quello di pochi giorni fa in Regione. L’azienda dovrebbe fornire l’elenco dei supermercati dove trasferire i dipendenti dell’Ipersimply di Teramo. Il presidente della Regione vicario Giovanni Lolli ha chiesto che siano entro la regione e entro 50 chilometri. Sempre troppi per le 37 part time che guadagnano fra gli 800 e i 900 euro al mese.
Intanto da oggi inizia anche la raccolta di firme su carta per chi vuole dare solidarietà ai dipendenti: basta chiedere al personale di poter firmare. Intanto quella sul web lanciata dalla Cgil ha raccolto fino a ieri 2.745 firme. (a.f.)
Intanto da oggi inizia anche la raccolta di firme su carta per chi vuole dare solidarietà ai dipendenti: basta chiedere al personale di poter firmare. Intanto quella sul web lanciata dalla Cgil ha raccolto fino a ieri 2.745 firme. (a.f.)