Ciarrocchi nega tutte le accuse: «Niente abusi, ho fatto il medico»
Il ginecologo arrestato dopo che una ragazza da lui visitata lo ha denunciato per molestie sessuali «La telefonata tra me e lei? Un fraintendimento. Il video porno? Smentisco categoricamente»
TERAMO. Un’ora e mezza per difendersi. Con un filo conduttore: «Nessuna violenza, ho fatto il medico». Per il ginecologo Francesco Ciarrocchi, agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale dopo la denuncia di una giovane donna che lo accusa di abusi nel corso di una visita medica avvenuta nel suo ambulatorio privato, ieri è stato il giorno dell’interrogatorio di garanzia. Dalle 11 alle 12.30 il professionista, ex assessore al Comune di Montorio, ha risposto alle domande del gip Roberto Veneziano,firmatario dell’ordinanza di custodia, assistito dai suoi legali, gli avvocati Guglielmo Marconi e Tommaso Navarra. In aula il pm titolare del fascicolo Francesca Zani.
Il medico ha risposto a tutte le contestazioni entrando nel merito delle accuse e respingendole con forza. Sulla telefonata intercorsa tra lui e la ragazza, agli atti del fascicolo, ha parlato di «fraintendimento» mentre ha escluso categoricamente l’invito a vedere un film porno così come denunciato dalla giovane. «Il nostro assistito», hanno dichiarato i due legali, «si è difeso dalle accuse e ha risposto a tutte le domande». Al termine dell’udienza le difese non hanno presentato nessuna richiesta di attenuazione della misura.
Nel voluminoso provvedimento con cui il gip Veneziano ha disposto gli arresti domiciliari per Ciarrocchi è una certosina ricostruzione e valutazione giuridica dei fatti a scandire l’ accusa di violenza sessuale. Nelle 55 pagine spunta la registrazione di una telefonata tra lui e la ragazza che lo accusa di abusi sessuali. Una chiamata fatta dalla giovane al professionista con, sostiene l’accusa, riferimenti precisi all’episodio sia nelle parole di lei sia nelle parole del medico. Una ricostruzione che prima la Procura e poi il giudice ritengono di fondamentale importanza. Così come, sia nella fase delle indagini preliminari e sia nelle pagine dell’ordinanza, l’attendibilità della persona offesa. Ad accusare il ginecologo è una ragazza che con lui ha avuto un rapporto professionale. Nel settembre dello scorso anno la donna (assistita dall’avvocato Monica Passamonti) ha presentato una denuncia contro il medico per degli abusi sessuali che sarebbero avvenuti nel corso di una visita ginecologica svolta nell’ambulatorio privato di Ciarrocchi. Una querela dettagliata nel corso della quale la giovane ha raccontato come il professionista, nel momento degli abusi, le avesse proposto di vedere un film porno sul telefono cellulare. Episodio, quest’ultimo, a cui si farebbe riferimento anche nella telefonata tra i due fatta dalla ragazza e dalla stessa registrata.
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Il medico ha risposto a tutte le contestazioni entrando nel merito delle accuse e respingendole con forza. Sulla telefonata intercorsa tra lui e la ragazza, agli atti del fascicolo, ha parlato di «fraintendimento» mentre ha escluso categoricamente l’invito a vedere un film porno così come denunciato dalla giovane. «Il nostro assistito», hanno dichiarato i due legali, «si è difeso dalle accuse e ha risposto a tutte le domande». Al termine dell’udienza le difese non hanno presentato nessuna richiesta di attenuazione della misura.
Nel voluminoso provvedimento con cui il gip Veneziano ha disposto gli arresti domiciliari per Ciarrocchi è una certosina ricostruzione e valutazione giuridica dei fatti a scandire l’ accusa di violenza sessuale. Nelle 55 pagine spunta la registrazione di una telefonata tra lui e la ragazza che lo accusa di abusi sessuali. Una chiamata fatta dalla giovane al professionista con, sostiene l’accusa, riferimenti precisi all’episodio sia nelle parole di lei sia nelle parole del medico. Una ricostruzione che prima la Procura e poi il giudice ritengono di fondamentale importanza. Così come, sia nella fase delle indagini preliminari e sia nelle pagine dell’ordinanza, l’attendibilità della persona offesa. Ad accusare il ginecologo è una ragazza che con lui ha avuto un rapporto professionale. Nel settembre dello scorso anno la donna (assistita dall’avvocato Monica Passamonti) ha presentato una denuncia contro il medico per degli abusi sessuali che sarebbero avvenuti nel corso di una visita ginecologica svolta nell’ambulatorio privato di Ciarrocchi. Una querela dettagliata nel corso della quale la giovane ha raccontato come il professionista, nel momento degli abusi, le avesse proposto di vedere un film porno sul telefono cellulare. Episodio, quest’ultimo, a cui si farebbe riferimento anche nella telefonata tra i due fatta dalla ragazza e dalla stessa registrata.
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