Cinghiate a tre ragazzini, via al processo 

Un 55enne impiegato come educatore dalla parrocchia è accusato di abuso di mezzi di correzione, lesioni e violenza privata

MARTINSICURO. Tre ragazzini che all’epoca dei fatti avevano 12 anni lo hanno accusato di averli presi a cinghiate durante un campo estivo che si è svolto nel luglio dell’anno scorso sui monti Sibillini, nell’Ascolano. Per questo un 55enne originario di Siracusa e residente a Martinsicuro, Salvatore Massimo Grimaldi, è stato rinviato a giudizio e il processo a suo carico comincia oggi nel tribunale di Ascoli Piceno. Grimaldi è imputato per abuso di mezzi di correzione, percosse, lesioni e violenza privata dopo essere stato indagato per gli stessi reati in un’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno dopo la denuncia dei familiari dei ragazzini e condotta dal sostituto procuratore Sara Maria Cuccodrillo, che già nel novembre dell’anno scorso aveva firmato l’avviso di conclusione delle indagini.
I fatti, secondo la ricostruzione messa nero su bianco dalla Procura picena al termine delle indagini delegate alle forze dell’ordine, che hanno sentito numerose persone informate sui fatti, si sarebbero verificati nel luglio 2023 in occasione di una colonia estiva organizzata da una parrocchia di Martinsicuro a Roccafluvione, nell’entroterra ascolano: iniziativa a cui i tre ragazzini hanno partecipato insieme ad altri coetanei. Secondo l’accusa durante quel soggiorno l’uomo, utilizzando una cintura, in alcune occasioni avrebbe colpito i tre in varie parti del corpo cagionando loro delle lesioni. Sempre secondo l’accusa, inoltre, avrebbe colpito uno dei tre dietro la nuca utilizzando una borraccia di ferro, avrebbe afferrato per il collo un altro dei tre e colpito con uno schiaffo dietro la testa sempre uno dei ragazzini. L’uomo, inoltre, è accusato di violenza privata perché, sempre secondo la Procura ascolana, avrebbe intimato a due dei tre di non rivelare a nessuno i fatti che sarebbero avvenuti, non riuscendo nel suo intento per la determinazione dei ragazzini a denunciare le violenze subite. Nel corso delle indagini i tre minori sono stati sentiti dalla polizia giudiziaria alla presenza di una psicologa nominata dalla Procura.
I genitori dei tre ragazzi si costituiranno parte civile nel processo che comincia oggi davanti alla giudice Domizia Proietti. (d.v.)
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