Cittadinanza tolta a Mussolini, è scontro 

Casapound: «Più utile riqualificare gli edifici del Ventennio». La sinistra: neofascisti toccati nell’anima

GIULIANOVA . Si accende la polemica sulla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, proposta dal consigliere di “Nos Noi/Coltura Politica” Daniele Di Massimantonio e approvata nell’ultima seduta consiliare. Casapound critica l’amministrazione e sollecita il recupero il patrimonio edilizio del ventennio fascista. «Ci chiediamo per quale ragione il centrodestra cittadino abbia sentito il bisogno di appoggiare battaglie ideologiche antistoriche di una sinistra che non ha nulla da dire di concreto», fa sapere l’organizzazione di estrema destra, «e che sbandiera l’antifascismo come suo unico collante di aggregazione. Siamo sicuri che, parlando di Mussolini, i cittadini di Giulianova avrebbero di gran lunga preferito iniziative di recupero del patrimonio edilizio cittadino del ventennio fascista, come la colonia marina, abbandonata da decenni, piuttosto che gesti ideologici che tradiscono una vera e propria sudditanza psicologica nei confronti dell’opposizione». A Casapound rispondono, con una nota congiunta, i gruppi a sostegno di Di Massimantonio, ovvero Nos-Noi e Coltura Politica.
«I neofascisti di Casapound hanno sentito la necessità interiore, probabilmente perché toccati nell’anima, di scrivere un comunicato dagli accenti moralizzatori, in cui accusano l’amministrazione cittadina di essere poco di destra e suddita della sinistra», si legge nella nota, «già così, la vicenda potrebbe suscitare qualche sorriso, ma se a ciò aggiungiamo il fatto che Casapound occupi da più di vent’anni uno stabile in zona Esquilino a Roma, con un danno erariale al 2019 di 4,5 milioni di euro e che negli anni non sia stato operato nessuno sgombero, in quanto, da quel che dicono i militanti del gruppo politico, dentro ci abitano delle persone, allora il paradosso si fa gigantesco». Nella nota inoltre si evidenzia l’importanza della mozione. «La nostra mozione non solo è riuscita a dare formalmente giustizia alla storia antifascista del nostro comune, ma addirittura ha sollevato un dibattito a livello nazionale», concludono i gruppi di sinistra, «quest'ultimo ha dato conferma della presenza di reminiscenze nere nella nostra società. Quindi vogliamo ringraziare Casapound perché il loro risentimento conferma empiricamente i nostri timori e da forza alle nostre future lotte». (l.v.)