Commercialisti, si vota si sa già chi vince la sfida

Oggi e domani 750 professionisti teramani alle urne: la lista è unica E’ certo che a capo del nuovo consiglio dell’Ordine ci sarà Davide

di Antonella Formisani

15 novembre 2012

TERAMO. Commercialisti e ragionieri alle urne. Oggi e domani in 750 circa saranno chiamati ad eleggere il consiglio dell'Ordine provinciale dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Il nuovo consiglio si insedierà il 1° gennaio 2013 e resterà in carica fino al 31 dicembre 2016. I seggi saranno aperti oggi dalle 8.30 alle 14.30 e domani dalle 9 fino alle 16. Subito dopo lo spoglio, quindi già in serata si saprà che è il successore di Luigi Montironi, che dopo 15 anni ha lasciato la presidenza.

In realtà non dovrebbero esserci sorprese. E’ stata presentata una sola lista, “Impegnati per il futuro”, distinta in due elenchi, uno dei dottori commercialisti che esprimerà il presidente, e l'altra del collegio dei ragionieri, che esprimerà il vice. Cinque saranno i consiglieri eletti per i commercialisti, quattro i consiglieri eletti fra i ragionieri.

Oltre al candidato presidente Alberto Davide i candidati nella lista dei commercialisti sono Livia Mirenda, Ilaria Valentini, Alfonso Giansante, Cinzia Cianchini, Massimo Settembrini, Vincenzo Di Lello, Enrica Salvatore, Giovanni Mattucci, Paolo Di Sabatino, Marco Fava.

La lista dei ragionieri con il candidato vicepresidente Massimo Mancinelli, ha come candidati Franco Benini, Orsola Flagiello, Walter Strozzieri, Augusto Valchera, Lucia Zazzetta, Giuseppina Zizi, Maurizio De Iuliis, Gabriele Cavacchioli, Roberto Mattucci.

Montironi qualche tempo fa ha tracciato un bilancio dell’ultimo quinquennio che è coinciso «con la più difficile crisi economica e finanziaria dal 1929 ad oggi. In questa situazione abbiamo fatto proposte in materia di crescita per consentire una ripresa delle imprese del territorio. La nostra provincia, per i settori industria ed edilizia, soffre molto. La soppressione della Provincia sarà un ulteriore colpo: ci sarà un ulteriore impoverimento del territorio».Esce di scena anche Elio Di Domenico, decano dell’ordine, che lascia dopo 30 anni come segretario del consiglio dei ragionieri.