Concorsone, i candidati in procura
E-mail anticipa le tracce della prova scritta, sentiti 47 concorrenti
TERAMO. Concorsone in Comune: tutti i partecipanti dai carabinieri per raccontare come si è svolta la prova scritta finita nell'inchiesta aperta dalla procura. Si è conclusa l'audizione dei 47 candidati che hanno partecipato alle prove bandite dal Comune di Teramo per la copertura di tre posti nel settore amministrativo, di cui due riservati a personale interno. Sul concorso il sostituto procuratore Davide Rosati ha aperto un'inchiesta a seguito di un esposto dei sindacati che contestano la composizione della commissione giudicatrice, ma soprattutto dopo un episodio che resta ancora tutto da chiarire e accertare.
Dopo la prova scritta e prima della prova orale un dipendente della Provincia ha ricevuto, sulla propria casella di posta elettronica, una email contenente alcuni stralci di un manuale di diritto amministrativo: si trattava, in particolare, di riferimenti normativi legati alle tracce della prova scritta prevista proprio nella procedura concorsuale. Lo stesso sindaco Maurizio Brucchi e il suo vice Alfonso Di Sabatino Martina, venuti a conoscenza dell'esistenza di questa email, si sono presentati dal sostituto procuratore per denunciare l'accaduto.
Successivamente è scattata l'inchiesta giudiziaria e il pm ha disposto il sequestro degli atti per fare chiarezza sulla validità delle prove scritte e per accertare l'eventuale fuga di tracce prima della prova. Nei giorni scorsi i carabinieri del reparto operativo, guidati dal capitano Nazario Giuliani (sempre su delega del pm) si sono presentati in municipio per sequestrare tutti gli atti e in particolare le prove scritte dei 47 partecipanti alla selezione indetta dal Comune per la copertura dei tre posti. Un concorso in cui inizialmente avevano partecipato in novecento, un numero sensibilmente ridotto dopo le prove preselettive che si sono svolte.
Dopo il sequestro degli atti in municipio, tutti i concorrenti in corsa per un posto da istruttore amministrativo di categoria C sono stati ascoltati dai carabinieri come persone informate sui fatti. A loro i militari hanno chiesto se conoscessero già quelle che poi sono diventate le tracce delle prove scritte e se hanno notato qualcosa di sospetto durante lo svolgimento. Le loro risposte sono finite in un rapporto già consegnato al magistrato.
Per il momento nell'inchiesta aperta per abuso d'ufficio non ci sono indagati. E' probabile che nei prossimi giorni vengano ascoltati, sempre come persone informate sui fatti, anche i componenti della commissione giudicatrice. E' evidente che tutto serve al magistrato per acquisire elementi utili all'inchiesta aperta per accertare se siano state commesse irregolarità nello svolgimento della prova scritta. Oltre all'inchiesta penale, sul concorso è aperta un'inchiesta amministrativa interna. Indaga infatti anche la commissione di vigilanza del Comune, presieduta dalla consigliera del Pd Manola Di Pasquale. Nel frattempo, dopo la prova scritta del concorso, si sono svolte anche quelle orali ed è stata stilata la graduatoria dei vincitori della selezione. Per il momento, però, le assunzioni sono state bloccate per questioni di carattere economico. (d.p.)
Dopo la prova scritta e prima della prova orale un dipendente della Provincia ha ricevuto, sulla propria casella di posta elettronica, una email contenente alcuni stralci di un manuale di diritto amministrativo: si trattava, in particolare, di riferimenti normativi legati alle tracce della prova scritta prevista proprio nella procedura concorsuale. Lo stesso sindaco Maurizio Brucchi e il suo vice Alfonso Di Sabatino Martina, venuti a conoscenza dell'esistenza di questa email, si sono presentati dal sostituto procuratore per denunciare l'accaduto.
Successivamente è scattata l'inchiesta giudiziaria e il pm ha disposto il sequestro degli atti per fare chiarezza sulla validità delle prove scritte e per accertare l'eventuale fuga di tracce prima della prova. Nei giorni scorsi i carabinieri del reparto operativo, guidati dal capitano Nazario Giuliani (sempre su delega del pm) si sono presentati in municipio per sequestrare tutti gli atti e in particolare le prove scritte dei 47 partecipanti alla selezione indetta dal Comune per la copertura dei tre posti. Un concorso in cui inizialmente avevano partecipato in novecento, un numero sensibilmente ridotto dopo le prove preselettive che si sono svolte.
Dopo il sequestro degli atti in municipio, tutti i concorrenti in corsa per un posto da istruttore amministrativo di categoria C sono stati ascoltati dai carabinieri come persone informate sui fatti. A loro i militari hanno chiesto se conoscessero già quelle che poi sono diventate le tracce delle prove scritte e se hanno notato qualcosa di sospetto durante lo svolgimento. Le loro risposte sono finite in un rapporto già consegnato al magistrato.
Per il momento nell'inchiesta aperta per abuso d'ufficio non ci sono indagati. E' probabile che nei prossimi giorni vengano ascoltati, sempre come persone informate sui fatti, anche i componenti della commissione giudicatrice. E' evidente che tutto serve al magistrato per acquisire elementi utili all'inchiesta aperta per accertare se siano state commesse irregolarità nello svolgimento della prova scritta. Oltre all'inchiesta penale, sul concorso è aperta un'inchiesta amministrativa interna. Indaga infatti anche la commissione di vigilanza del Comune, presieduta dalla consigliera del Pd Manola Di Pasquale. Nel frattempo, dopo la prova scritta del concorso, si sono svolte anche quelle orali ed è stata stilata la graduatoria dei vincitori della selezione. Per il momento, però, le assunzioni sono state bloccate per questioni di carattere economico. (d.p.)
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