Congelati i debiti delle piccole imprese
Firmato l’accordo fra Confindustria e Banca dell’Adriatico: durerà 12 mesi.
TERAMO. E’ la prima mano tesa delle banche verso le imprese in questo momento di profonda crisi. Ieri nella sede di Confindustria è stato firmato un accordo con la Banca dell’Adriatico grazie al quale sostanzialemente vengono congelati i debiti delle imprese per 12 mesi. Insomma, viene dato alle industrie teramane un momento di respiro per consentire loro di sopravvivere a questa difficilissima congiuntura. Non è la prima esperienza in Italia, il gruppo Intesa Sanpaolo ha già sottoscritto accordi del genere con cui è stata concessa una moratoria a più di 1900 imprese. L’accordo è stato firmato ieri dal presidente di Confindustria Teramo Alfiero Barnabei e da quello di Banca dell’Adriatico Giandomenico Di Sante, presenti il direttore generale della banca Roberto Troiani e Dario Bertoncini di Intesa Sanpaolo.
AZIENDE IN PANNE. «La convenzione», sottolinea Di Sante, «mette a disposizione degli imprenditori della provincia di Teramo strumenti immediatamente utili per alleggerire la gestione finanziaria in questo frangente, per rinforzare la capacità patrimoniale delle imprese e per prepararle a riprendere con basi più solide lo sviluppo successivo che tutti ci auguriamo. Il rinvio di un anno delle rate dei mutui, il nuovo polmone finanziario per la gestione del circolante e i finanziamenti per aumentare o rafforzare il patrimonio netto delle aziende sono la nostra risposta alle esigenze delle imprese in questo momento, in particolare delle piccole e medie».
L’ACCORDO. Tutto è iniziato dall’adesione del gruppo Intesa Sanpaolo alla moratoria Abi-governo che consente la sospensione di 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo e leasing, l’allungamento a 270 giorni della scadenza dei crediti a breve e l’erogazione di finanziamenti per il rafforzamento patrimoniale delle imprese. Ancora prima, grazie all’accordo per le piccole e medie imprese stipulato a luglio con Confindustria, il gruppo si era già attivato su tutto il territorio nazionale. Anche per Confindustria Teramo, che conta oltre 430 associati, l’intesa non è un’iniziativa isolata ma rientra in un programma volto a facilitare l’accesso al credito. «Credo», dice Barnabei, «che il dialogo e gli accordi col sistema bancario rappresentino la strada maestra per interpretare la domanda del mondo dell’impresa. Il confronto con le banche a livello territoriale costituisce anche un presupposto essenziale per rendere effettivamente operativi accordi nazionali come quello di agosto».
QUALI AGEVOLAZIONI. Fra i punti forti dell’accordo figurano i finanziamenti alle società di capitali che intraprendono processi di rafforzamento patrimoniale, anche in anticipo (fino a tre milioni di euro) rispetto al piano di rilancio. Importante inoltre la gestione in forma flessibile di prestiti, in termini di estensione della durata del finanziamento. In particolare la sospensione per 12 mesi di mutui o leasing è riservata alle piccole imprese che presentino una situazione che possa garantire la continuità aziendale. Previsto anche il sostegno alla liquidità aziendale: la banca concede una linea di credito aggiuntiva agli affidamenti già in essere, per favorire la gestione degli insoluti, un problema molto avvertito in questo momento. Infine l’allungamento delle scadenze a breve termine: la banca allunga fino a 270 giorni le scadenze dei crediti a breve termine (ad esempio gli anticipi fatture).
AZIENDE IN PANNE. «La convenzione», sottolinea Di Sante, «mette a disposizione degli imprenditori della provincia di Teramo strumenti immediatamente utili per alleggerire la gestione finanziaria in questo frangente, per rinforzare la capacità patrimoniale delle imprese e per prepararle a riprendere con basi più solide lo sviluppo successivo che tutti ci auguriamo. Il rinvio di un anno delle rate dei mutui, il nuovo polmone finanziario per la gestione del circolante e i finanziamenti per aumentare o rafforzare il patrimonio netto delle aziende sono la nostra risposta alle esigenze delle imprese in questo momento, in particolare delle piccole e medie».
L’ACCORDO. Tutto è iniziato dall’adesione del gruppo Intesa Sanpaolo alla moratoria Abi-governo che consente la sospensione di 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo e leasing, l’allungamento a 270 giorni della scadenza dei crediti a breve e l’erogazione di finanziamenti per il rafforzamento patrimoniale delle imprese. Ancora prima, grazie all’accordo per le piccole e medie imprese stipulato a luglio con Confindustria, il gruppo si era già attivato su tutto il territorio nazionale. Anche per Confindustria Teramo, che conta oltre 430 associati, l’intesa non è un’iniziativa isolata ma rientra in un programma volto a facilitare l’accesso al credito. «Credo», dice Barnabei, «che il dialogo e gli accordi col sistema bancario rappresentino la strada maestra per interpretare la domanda del mondo dell’impresa. Il confronto con le banche a livello territoriale costituisce anche un presupposto essenziale per rendere effettivamente operativi accordi nazionali come quello di agosto».
QUALI AGEVOLAZIONI. Fra i punti forti dell’accordo figurano i finanziamenti alle società di capitali che intraprendono processi di rafforzamento patrimoniale, anche in anticipo (fino a tre milioni di euro) rispetto al piano di rilancio. Importante inoltre la gestione in forma flessibile di prestiti, in termini di estensione della durata del finanziamento. In particolare la sospensione per 12 mesi di mutui o leasing è riservata alle piccole imprese che presentino una situazione che possa garantire la continuità aziendale. Previsto anche il sostegno alla liquidità aziendale: la banca concede una linea di credito aggiuntiva agli affidamenti già in essere, per favorire la gestione degli insoluti, un problema molto avvertito in questo momento. Infine l’allungamento delle scadenze a breve termine: la banca allunga fino a 270 giorni le scadenze dei crediti a breve termine (ad esempio gli anticipi fatture).