Coppa Interamnia a Teramo: il futuro dipende dalla legge regionale / Foto
Il patron Montauti: portarla a termine è stata un’impresa. Il sindaco: servono fondi, noi faremo la nostra parte
TERAMO. «Portare a termine questa edizione della Coppa Interamnia è stata un’impresa». E’ questo il commento del patron Pierluigi Montauti il giorno dopo la chiusura del torneo che quest’anno, al di là dei noti problemi, ha sofferto il peso di una vigilia travagliata a causa dei ritardi accumulati nei permessi e nell’approvigionamento delle strutture per allestire i campi pronti sul filo di lana. Ed è proprio per evitare nuovi affanni il prossimo anno che le basi per un ripensamento della manifestazione vanno gettate subito.
Da più voci del panorama istituzionale, così come dall’organizzazione stessa dell’Intermania World Cup, riecheggia la volontà di istituzionalizzare la Coppa: un percorso tuttavia difficile in virtù dell’esposizione economica che andrebbe ripianata prima di iniziare un percorso di questo tipo. Ma qualcosa da poter fare nell’immediato c’è. Secondo Montauti il torneo va riconosciuto come eccellenza da salvaguardare, che tradotto significa una tutela diversa da parte della Regione che potrebbe attivarsi con una legge e un finanziamento ad hoc. Una sorta di “leggina” già abbozzata in passato, ma rimasta ferma ai tentativi. Ci provò con una proposta l’ex consigliere regionale Stefania Misticoni, bloccata dalla caduta del governo Del Turco, ma anche l’ex governatore Gianni Chiodi a inizio del suo mandato. Anche lui fu bloccato tre mesi dopo dal terremoto aquilano che ha ridefinito le priorità.
«Investire sulla Coppa Interamnia è una scelta», ha detto il patron Montauti, «speriamo adesso di trovare nuovi interlocutori politici con l’attuale governo regionale che appare bendisposto al dialogo. Noi da parte nostra ci presentiamo rafforzati anche in termini di alleanze visto che abbiamo stretto un sodalizio anche con l’università di Teramo che sostiene il nostro progetto. L’auspicio è che nella concessione dei contributi si tenga conto dell’indotto che una manifestazione effettivamente distribuisce sul territorio. La Coppa Interamnia in termini di presenze non teme rivali, ma sono le istituzioni che devono fare scelte per salvaguardare questo che è un grande patrimonio».
Il Comune e il sindaco Maurizio Brucchi vogliono esserci. «Sicuramente non possiamo permetterci di arrivare in zona Cesarini anche il prossimo anno», ha detto Brucchi, «è mia intenzione istituire già da settembre un tavolo permanente per pianificare con anticipo la prossima edizione e coinvolgere altre istituzioni a credere nella Coppa. Noi faremo la nostra parte».
Intanto portare a termine questa edizione non è stato facile per gli organizzatori che parlano di «atto di coraggio e di responsabilità». «Abbiamo portato a casa l’ennesimo risultato», si legge in una nota della Coppa, «con un’edizione più sobria, forse più semplice (ridotta anche di un giorno) ma che ha investito sulla promozione dello sport della pallamano e che si conferma un evento che il territorio non può permettersi di perdere».
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